Akroama: «Se perderemo il ricorso al Tar chiuderemo la scuola di arte drammatica»
CAGLIARI. «Se perdiamo il ricorso al Tar e saremmo costretti a spostarci si chiude. La scuola di Arte drammatica non sarà trasferita». Lo ha detto Lelio Lecis, di Akroama, direttore della struttura ottenuta in concessione fino al 2012 dal Comune.
Lecis, che dirige la scuola di arte drammatica negli spazi dell’Auditorium comunale di piazzetta Dettori, ha portato in giudizio l’Amministrazione comunale che pensa a quello spazio per ospitare «spettacoli di danza contemporanea».
Una guerra giudiziaria, scaturita da una delibera con la quale la Giunta ha deciso di modificare gli indirizzi dei centri d’arte e cultura del capoluogo sardo.
Tra questi c’è anche il teatro di piazza Dettori con la scuola per attori che vive al 60% di quote di iscrizione ed è finanziata con 40 mila euro dal Comune e 20 mila dalla Regione (articolo 56, perchè ha inserito oltre all’attività didattica anche una rassegna).
«Non è una guerra ma autotutela - asserisce Lecis - non chiediamo di invalidare la delibera ma non c’è scritto da nessuna parte che i teatri debbano essere messi per forza al bando.
Se la scuola dovesse chiudere, poi qualcuno dovrà rispondere alle 180 famiglie dei ragazzi che frequentano la nostra accademia.
Il Teatro delle Saline - conclude - non ha gli spazi per ospitare le lezioni, il teatro è occupato con una media di centoquattro spettacoli ogni sei mesi».