L’ASSEMBLEA
MEDITERRANEO Convocati i soci per la ricapitalizzazione: il Pd chiede la testa dei vertici ipotesi commissario regionale
Si annuncia una giornata di fuoco, anche se il tema intorno al quale si discuterà con toni presumibilmente accesi sarà l’acqua: quella trasportata dalle reti di Abbanoa, la società a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico integrato della Sardegna e che stamane ha convocato l’assemblea dei soci (appuntamento alle 9.30 all’hotel Mediterraneo di Cagliari, in viale Bonaria) con due punti all’ordine del giorno. Il primo: approvazione del bilancio straordinario d’esercizio; il secondo: ricapitalizzazione della società. Due nodi difficilissimi da sciogliere (si prevedono numerosi colpi di scena: richieste di dimissioni, probabili ricatti, ipotetici commissari), ma dalla cui soluzione passa la salvezza della società e in qualche modo anche quella della qualità del servizio idrico regionale. Due nodi, soprattutto, che rischiano stamane di stringersi ancora di più.
IL PRESIDENTE CADAU Il presidente del consiglio di amministrazione Pietro Cadau, indicato dalla precedente giunta comunale cagliaritana di centrodestra (che insieme con la Regione ha il maggior numero di quote azionarie) a capo del board societario, spera che all’assemblea tutto fili liscio: «L’unica soluzione per la salvezza di Abbanoa è che i soci (oltre a viale Trento quasi tutti i Comuni della Sardegna, ndr) procedano con la ricapitalizzazione: da quando è nata, la società ha sempre avuto problemi di liquidità e quello che tutti gli amministratori hanno sempre fatto è stato cercare di mettere una pezza a una situazione che si è fatta ogni giorno più insostenibile ». Fino a oggi: con una rete colabrodo, bilanci in profondo rosso per centinaia di milioni di euro, una situazione di grave criticità che rischia di far chiudere per sempre i rubinetti al gestore del servizio idrico. «Tutto ciò che potevamo fare - precisa Cadau, che ieri sera ha preparato nel dettaglio insieme con i colleghi tutti i punti della relazione al bilancio - lo abbiamo fatto: spetta adesso alla Regione garantire i cinquanta milioni di liquidità promessi e ai Comuni fare la propria parte». Una parte consistente: oltre ai 14 milioni di euro di capitale che stanno arrivando dai Municipi (erano stati stanziati con la finanziaria regionale del 2008), ne dovrebbero arrivare altrettanti entro la fine dell’anno e ben cinquanta nel 2012: «Solo risanando i conti la società potrà riprendere a lavorare come si deve: le esperienze di altre città e regioni lo dimostrano - conclude il presidente del Cda -. In Puglia, ad esempio, dove dopo che Vendola ha ripianato i debiti la società genera 30 milioni di utili all’anno, e anche a Firenze». RIUNIONE PD AD ABBASANTA Intanto ieri i sindaci del Pd si sono incontrati ad Abbasanta per individuare una strategia comune da tenere nel corso dell’assemblea di oggi. E dopo diverse ore di riunione è stata trovata la quadra: «Saranno tre le richieste che faremo all’assemblea dei soci - spiega Gianfranco Ganau, sindaco di Sassari -: la prima è che la Regione restituisca immediatamente l’Ato (l’Autorità d’ambito, che controlla il servizio idrico, oggi commissariata, ndr) ai sindaci; la seconda che viale Trento faccia la ricapitalizzazione di Abbanoa con un sostegnoa lla ristrutturazione; la terza che l’attuale consiglio di amministrazione si dimetta». Ed è questo uno dei nodi intorno a cui si accenderà la discussione. Cadau e i colleghi erano stati infatti nominati quando le giunte comunali dei principali comuni isolani erano in mano al centrodestra, di cui quindi quel board è espressione. Ma oggi le cose sono cambiate: Zedda governa Cagliari, Ganau Sassari e anche la maggioranza dei Comuni è guidato dal centrosinistra. All’ultima assemblea dei soci, a luglio, il Pd (e Sel) avevano deciso di non chiedere le dimissioni di Cadau: «Ma adesso le cose sono cambiate, e il Cda ha dimostrato di non essere in grado di gestire la società ». Ma per la nomina del nuovo, la strada potrebbe essere tortuosa: la Regione potrebbe vincolare la propria disponibilità a versare i fondi per la ricapitalizzazione alla nomina di un proprio uomo a capo di Abbanoa. Un commissario, come per l’Ato, o un amministratore unico: «Su questo, se fosse un nome di elevate qualità, il Pd è pronto a discutere». All’assemblea l’ultima parola.
G.B.