Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Per una città più solidale

Fonte: L'Unione Sarda
3 novembre 2011

VILLANOVA. L'ottanta per cento dei residenti nel quartiere chiede servizi
 

Il questionario: maggiore attenzione per le fasce deboli
L'ottanta per cento dei cagliaritani non è soddisfatto dell'attuale sistema socioeconomico e definisce il lavoro come un diritto che dia l'opportunità ad ogni individuo di riconoscersi nella società. La stessa percentuale pensa che la propria città sia una realtà abbastanza solidale e auspica la realizzazione di un "Centro della solidarietà" (un'area comunale dedicata stabilmente ad offrire servizi al territorio, soprattutto nelle aree deboli) che possa aiutare la città a caratterizzarsi maggiormente in questa direzione. In questo modo le associazioni interessate potrebbero davvero esprimere le loro potenzialità, sempre e comunque, e colmare con il loro operato i vuoti lasciati dal sistema. Indipendentemente dagli assetti della politica.
È quanto emerge da un questionario proposto a 150 cittadini dall'associazione Amici Senza Confini nell'ambito del corso di formazione "Gio.co" (Giovani cooperatori) tutt'ora in corso. Le domande sono state poste dai volontari un mese fa, in piazza San Cosimo, a Villanova, durante una delle ultime edizioni della tradizionale manifestazione "La piazza della solidarietà". Scopo dell'iniziativa: sondare la conoscenza del mondo della solidarietà e della cooperazione da parte dei cittadini e recepire le loro idee ed eventuali proposte. I 20 giovani che frequentano il corso sono stati protagonisti della manifestazione "Um abraço para o Brasil" che si è recentemente tenuta al parco di Monte Claro con l'obiettivo di consolidare il ponte di amicizia e solidarietà tra la Sardegna e Bahia avviato dalla Asecon di Roberta Manca, che è l'unica "ong" (organizzazione non governativa) operante in provincia di Cagliari. ( p. l.)