LE REAZIONI 2. Mauro Marongiu, titolare del Twist
 

 La notizia che l'anno prossimo al Poetto i chioschetti rischiano di non esserci, nemmeno nella loro versione temporanea, non sconvolge più di tanto Mauro Marongiu, titolare di ciò che un tempo era il Twist, lo storico chiosco della Quinta fermata. «Mi sembra strano», commenta laconico.
Tanta sicumera deriva dal fatto che, anche nel caso in cui non venga concessa ai titolari delle attività commerciali della spiaggia, c'è comunque un “piano b”. «Siamo titolari di concessioni demaniale», spiega, «per cui possiamo utilizzare il tratto di spiaggia di nostra competenza con delle strutture amovibili che non richiedono autorizzazione. Qualcosa ci inventeremo».
La tranquillità di Marongiu ha origine nel rapporto che si è instaurato tra i titolari dei baretti e il Comune. «Stiamo dialogando da tempo con l'amministrazione», aggiunge, «ci capiamo sulle cose che si possono fare e, soprattutto, su ciò che non si può più fare».
Dunque, secondo il titolare del Twist, il dialogo col Comune porterà ad una soluzione condivisa per salvaguardare i chioschi e tutti gli aspetti ad essi relazionati. «Non dimentichiamoci che chiudere i baretti significa non soltanto fermare per un anno i titolari delle attività commerciali», sottolinea Marongiu, «ma anche non dare lavoro, seppur stagionale, a tanti ragazzi, non offrire un servizio a chi va in spiaggia e per questo, dare una pessima impressione della città ai turisti». (m. g.)