Il neo presidente dell’Autorità Portuale Piergiorgio Massidda ha illustrato idee e progetti per lo sviluppo dello scalo
CAGLIARI. Nuovi terminal per navida crociera nel porto per incrementare il numero di croceristi. Nel dettaglio, una nuova struttura al Molo Sanità andrà a prendere il posto della Stazione Marittima; sarà invece provvisorio il terminal che sorgerà alMolo Rinascita, al fine di programmare la stagione croceristica fino al 2014, nell’attesa della definizione delle operazioni di dragaggio nell’area prospiciente il Molo Ichnusa. Per vedere realizzato il tutto bisognerà attendere gli sviluppi legati alle trattative, tuttora in corso, per sbloccare la vertenza delle aree contese tra privati e demanio nella zona retrostante il porto canale. Con gli studenti d’ingegneria di Cagliari ed addirittura di New York che hanno portato all’attenzione tutta una serie di progetti ecosostenibili, legati all’area del porto. Anticipazioni e proposte a tutto campo, da parte del neo presidente dell’Autorità portuale cittadina, Piergiorgio Massidda, ieri mattina, durante la presentazione dei progetti elaborati dagli studenti della Facoltà d’Architettura cagliaritana e dei loro colleghi americani. «Il capoluogo, se vuole continuare a crescere come porto per le crociere habisognonondiunsolo terminal, bensì di due», ha esordito Massidda «ovviamente senza dimenticarci del terminal già presente, quello del Molo Ichnusa. Per questo, si tratta solo di attendere un chiarimento per far partire le operazioni di dragaggio». Massidda prosegue informando che «questa struttura potrebbe essere destinata tanto alle imbarcazioni più piccole quanto a disposizione della città tutta, dunque non necessariamente solo ai croceristi ». Per entrambi i moli, Sanità e Rinascita, l’occasione per l’ufficializzazione della proposta potrebbe essere già quella di lunedì prossimo, giorno nel quale è calendarizzata una riunione del comitato portuale. Per quanto concerne il Molo Sanità, il presidente dell’Autorità portuale cittadina afferma d’avere in mente una «struttura in cristallo, come a New York, dove i cittadini la frequentano normalmente, persino per giocare a golf. Insomma, un vero e proprio punto di riferimento per le passeggiate nel porto». In merito all’idea del nuovo terminal, presso il Molo Rinascita - argomento che troverà spazio sempre lunedì prossimo - Massidda spiega che «si tratta diuna soluzione provvisoria, atta a verificare se sia necessario andare avanti conuna struttura definitiva in grado di accogliere passeggeri d’imbarcazioni da 3.000-4.000 posti, ed il suo eventuale utilizzo in pianta stabile per le crociere renderebbe necessario il trasferimento del traffico dei ro-ro e delle rinfuse nell’area del Porto Canale». Il neo presidente si dice ottimista ed invita al dialogo, quandotocca il tasto legato alle trattative in corso per sbloccare la vertenza delle aree cittadine contese tra privati e demanio, nell’area retrostante il Porto Canale. «Il rischio è che qualche imprenditore possa fallire», mette in guardia Massidda «è auspicabile trovare una soluzione di tipo politico, privilegiando il dialogo. L’ultima sentenza del Tar offre in quale modo la possibilità a noi tutti di compiereun piccolo ed utile passo indietro, al fine di compierne successivamente uno molto grande in avanti per l’interesse del porto». Il numero uno dell’Authority aggiunge che «personalmente sto dialogando anche con il Cacip, questo è un ulteriore motivo per cui affermo con sufficiente tranquillità d’essere ottimista per la soluzione della vicenda ». Non c’è solamente l’aumentodella presenza di croceristi, nei progetti di Massidda. Spazio anche allo sviluppo dell’intera area industriale portuale. «Ho in mente un porto funzionale, autosufficiente e moderno. In una parola, bello. Nondobbiamopensaread edifici stile funghi o, peggio ancora, a cattedrali nel deserto», argomenta il presidente «ma a un luogo accessibile e vivibile da tutti, in armonia. Bello da vedersi anche a distanza, per esempio quando si guarda il mare dall’alto del quartiere di Castello ». Nell’attesa di sviluppi, qualche idea architettonica potrebbe giungere dai progetti ecosostenibili in mostra nella stessa Stazione Marittima. Studenti della Facoltà di Ingegneria di Cagliari ed i loro colleghi del Pratt di Brooklin, New York, hanno progettato colline artificiali tra i capannoni del porto industriale al fine di creare nuovi spazi di relazione tra aziende. Nonsolo, fino al3novembre sarà possibile osservare anche un progetto legato a montagnette davanti al mare. Oltreoceano si sono cimentati nell’ideazione di nuove soluzioni per il Porto Canale del capoluogo sardo. Particolare attenzione è stata data all’elaborazione di progetti che salvaguardino la natura, legati alla realizzazione delle strutture. Per il momento su carta, oltre a simulazioni alcomputer. Capannoni verdi che sfruttano l'energia del sole e, come è stato illustrato in un piano, anche quella del mare.