LA RILEVAZIONE Analisi del Comune: rispetto al mese di ottobre 2010 aumenti record per trasporti, luce, gas e acqua
Cagliari città sempre più cara: aumentano i prezzi dei prodotti alimentari, crescono quelli dei capi d’abbigliamento e delle calzature, le bollette delle utenze domestiche si impennano e anche i trasporti fanno registrare aumenti record. A certificarlo, nel caso in cui i portafogli dei cagliaritani non se ne fossero accorti autonomamente, è il servizio informatica e statistica del Comune, che ieri ha diffuso l’indice dei prezzi al consumo. Secondo cui rispetto allo scorso anno la vita nel capoluogo è aumentata del 2,7 per cento, mentre la crescita dei prezzi per la popolazione rispetto a settembre, è stata dello 0,3 per cento.
LE RILEVAZIONI DEL COMUNE «Quella fotografata dall’indice dei prezzi al consumo è una situazione critica - spiega Raffaele Paci, professore di Economia Applicata della facoltà di Scienze Politiche -: mentre la crisi colpisce i redditi, aumentano i prezzi. Anche una crescita del 2,7 per cento, in un contesto di questo genere, incide profondamente sulla vita dei cagliaritani, che tra l’altro come tutti gli italiani non possono contare su protezione sui salari o sugli stipendi». Un mix esplosivo, insomma, che rischia di farsi più acuto nel prossimo futuro. Guardando al passato, comunque, e allo storico dei prezzi elaborato da Palazzo Bacaredda, si scopre che sono proprio i prezzi dei trasporti sono quelli cresciuti maggiormente negli ultimi dodici mesi (+6,7 per cento) seguiti da quelli per le bevande alcoliche e i tabacchi (+5,7%, in particolare a causa dell’aumento del prezzo delle sigarette) e da quelli delle utenze do mestiche: in un anno acqua, luce e gas hanno fatto registrare un aumento del 4,6%. Unici prezzi in controtendenza su base annua quelli per i servizi sanitari e le spese per la salute (diminuiti di uno 0,1 per cento) e quelli per l’istruzione: a fronte di una crescita mensile dello 0,4%, rispetto a ottobre 2010 sono calati dell’uno per cento. «Il picco di crescita più alto - prosegue l’economi - sta dell’ateneo cittadino - è quello per i trasporti: lì incide l’effetto a catena dei tagli agli enti locali. E anche se i Comuni poi non aumentano i tributi per i cittadini, devono comunque modificare i prezzi per mantenere un eguale livello del servizio ». Insomma, sostiene Paci , «alla fine i soldi escono comunque dalle tasche dei cittadini». Che non possono guardare al futuro con grandi speranze: «Nel 2012 la situazione sarà identica, con aumenti del 2-3% su base annua e questo abbinato ai tagli sui redditi, all’alta disoccupazione giovanile e all’aui - mento dei licenziamenti e della cassa integrazione renderà ancora più difficile per molti cagliaritani arrivare a fine mese». M.M.