VIA ITALIA. Alcuni edifici in costruzione nella strada più importante della frazione
La Municipalità: «I sottoservizi potrebbero non reggere»
Vedi tutte le 2 foto I pirresi contro i nuovi palazzi in costruzione in via Italia.
Hanno suscitato più di una polemica, infatti, i lavori che da un po' di tempo vanno avanti in due zone differenti della strada più importante della frazione: un complesso di quattro piani a fianco al parco dell'ex Distilleria e una palazzina più avanti, andando verso Monserrato.
QUATTRO PIANI Quello che desta maggiori perplessità è l'edificio a quattro piani che è in fase di completamento tra l'ex Vetreria, l'ex Distilleria e il parco antistante. «Un tempo in quell'area c'erano una serie di capannoni commerciali - dice il rappresentante della Municipalità Francesco Farris (Pd) - sinceramente vedere questa costruzione enorme mi preoccupa non poco, io vivo in questa zona da una vita e mi sarebbe piaciuto che quest'area fosse stata destinata ad altro». Poi continua: «Il controsenso è che a Monreale è in via di completamento un vascone e altri due ne verranno costruiti a breve per cercare di porre rimedio ai problemi idrogeologici di Pirri, ma poi tutto viene vanificato da questi palazzi, che non faranno altro che peggiorare la situazione».
I costruttori hanno ricevuto tutti i permessi e hanno pieno diritto a edificare, ma a molti pirresi questa situazione non piace: «Tutte le strutture in questa zona sono composte da due piani - spiega Luigi Murru, storico residente pirrese - non si capisce perché questa costruzione debba essere il doppio della altre. Questo edificio non ha nulla a che fare con Pirri, sembra una cosa estranea».
ALLAGAMENTI Ma il problema più grande è quello che riguarda gli allagamenti nel territorio pirrese, e in particolar modo nelle zone dove sono in costruzione i due palazzi. «Io non ce l'ho certo con i proprietari, che hanno ricevuto tutti i permessi del caso per costruire questi edifici - dice Luisella Ghiani, presidente della Municipalità - ma è evidente che io sono contraria e capisco la rabbia dei pirresi. Mi pare giusto evidenziare il fatto che questi progetti sono stati approvati dalle precedenti amministrazioni comunali. Partendo dal fatto che già nelle condizioni attuali i sottoservizi in via Italia sono più che carenti - spiega il massimo esponente dell'assemblea pirrese - non voglio immaginare la situazione quando verranno a vivere qua centinaia di nuovi abitanti. È logico che i problemi non potranno che accentuarsi».
Senza contare i disagi derivanti dal traffico, visto che già adesso via Italia è una delle strade più intasate della città: «Abbiamo chiesto - prosegue Ghiani - che Pirri venga inserita nel Pai (Piano assetto idrogeologico) per far sì che ci siano regole certe per questo territorio e si dia il permesso di costruire esclusivamente dove si può».
PAESAGGIO Anche dal punto di vista ambientale, tra l'altro, ci sono molti dubbi sulla decisione, presa alcuni anni fa, di permettere i lavori per la costruzione dell'edificio.
«Basta vedere cosa c'è in questa zona - sottolinea Salvatore Cuboni, consigliere del Pdl - qua a fianco ci sono l'ex Vetreria, l'ex Distilleria e il parco, uno dei polmoni verdi più grandi della città. Qualcuno dovrà spiegare com'è possibile che in mezzo a tutto questo sia costruita una struttura di cemento così imponente, che nulla a che fare con l'ambiente di questa zona».
Piercarlo Cicero