La commissione Cultura “apre ” alla consulta: la presidente Francesca Ghirra, all’indomani dell’incon - tro nella sede dell’associazione Man Ray ha invitato le associazioni a partecipare alle decisioni future sulle sorti della cultura e dello spettacolo a Cagliari. «Nei prossimi mesi - ha dichiarato Ghirra - intraprenderemo un percorso di ascolto delle associazioni culturali e degli operatori del mondo della cultura e dello spettacolo suddividendo gli attori del settore in categorie quanto più possibile omogenee». «Sarà presa in esame - promette Ghirra - l’opportunità di istituire la Consulta, le cui funzioni sono stabilite dal regolamento approvato dal Consiglio comunale nel 1997». Stefano Grassi, presidente di Man Ray e promotore dell’assemblea del mondo della cultura ha ottenuto ciò che chiedeva: «Hanno legittimato il nostro tavolo. Ora possiamo offrire un supporto per riorganizzare e gestire la cultura e i centri d’arte dando voce alle 32 associazioni (ma saranno sempre di più) che chiedono e vogliono contribuire a un’offerta culturale di maggiore qualità». «A differenza di quanto emerso a “Laboratorio 5” (dove si sono riuniti i maggiori esponenti della cultura a cominciare dal consorzio Camù) - a giudizio di Grassi - non si rivendicano contributi». «Laboratorio 5” non vuole diventare consulta. Anzi, può essere promosso dall’Ente pubblico, ma non certo da privati e sono convinto - conclude Grassi - che possa essere uno strumento utile però se si punterà sui giovani». La Consulta sembra avere già pronti i suggerimenti che saranno valutati nelle prossime sedute, già fissate: «C’è la possibilità di reperire fondi comunitari - ha assicurato il presidente di Man Ray –quindi abbiamo intenzione di partecipare a un importante bando europeo per attingere nuove risorse per la cultura». Anche l’assessore provinciale Francesco Siciliano non ha dubbi: «Ciò che questi incontri stanno producendo sono la miglior risposta che si possa dare alla crisi, le energie e le proposte di Cagliari sono le stesse che caratterizzano le lotte al Teatro Valle di Roma ». L.C