Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Jovanotti, luna di miele col pubblico cagliaritano

Fonte: La Nuova Sardegna
11 settembre 2008

GIOVEDÌ, 11 SETTEMBRE 2008

Pagina 38 - Inserto Estate



Fiera stracolma di gente ieri notte per il «Safari Tour» del musicista



Una carrellata di successi da «Penso positivo» sino all’attesissima «A te»

ANDREA MASSIDDA

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CAGLIARI. In trionfo davanti a più di diecimila persone. Del resto Lorenzo il Magnifico, come lo chiamano i suoi fan, ieri sera, poco prima di salire sul palco della Fiera campionaria di Cagliari, lo aveva detto chiaramente: «Vedrete che figata, questo mio show: ora come ora è il più bello del mondo». E a giudicare dall’espressioni di stupore ed entusiasmo di chi ha assistito al suo concerto si potrebbe giurare che Jovanotti non aveva esagerato. A cominciare dalla sua uscita sul palco, con indosso una giacca fosforescente che spiccava nel buio totale, dovuto ai riflettori spenti per quello straordinario ingresso in scena.
Il suo “Safari Tour 2008”, portato in scena per l’unica tappa isolana grazie all’organizzazione Soul&Mare, è stato davvero strepitoso, sia per quanto riguarda la parte musicale sia per quanto riguarda la parte scenografica, affidata a incredibili immagini e texture digitali elaborate in diretta e in interazione con la musica. Poi le ballads più celebri del ragazzo fortunato del po-rap made in Italy, che anche per questa data messa in piedi ad appena quattro giorni dal suo matrimonio ha riproposto i brani più belli di vent’anni di carriera insieme a quelli contenuti nell’ultimo album uscito in gennaio, che dà il titolo alla tournee e si è subito posizionato ai vertici delle classifiche. Merito anche del singolo «A te», una serenata metropolitana dedicata alla moglie Francesca Valiani, sua compagna da quindici anni e convolata a nozze con Lorenzo sabato scorso in Toscana. Nel backstage c’era anche lei, insieme con la piccola Teresa, che di anni ne ha nove, tutte e due coinvolte in questa insolita luna di miele. E il concerto si è aperto proprio con un quadretto di famiglia: prima di uscire sul palco, dal maxischermo si è visto Lorenzo che cantava «Bella» con la figlia in braccio.
Poi è stata una vera festa, un po’ come accade in ogni concerto di Jovanotti, anche stavolta accompagnato sul palco da una band di tutto rispetto. A cominciare dall’inseparabile bassista Saturnino, capace di creare il «groove» necessario a far ballare il pubblico. Ma all’altezza del grande show sono stati anche Riccardo Onori alle chitarre, Franco Santarnecchi alle tastiere, Christian Rigano all’elettronica, e i due batteristi, l’americano Mylious Johnson e l’anglogiamaicano Gareth Brown. Al resto ci ha pensato il pubblico che non ha smesso di cantare a squarciagola le tante hit riproposte da Lorenzo. Da «Penso positivo» a «Serenata rap», da «Una tribù che balla» a «Tanto tanto tanto», da «Gente della notte» a «Ragazzo Fortunato», da «L’albero» a «Non m’annoio», da «Piove» all’irresistibile «L’ombelico del mondo». Brani ormai storici, insomma, tutti sapientemente mescolati ai nuovi pezzi come «Fango», «Safari», «Punto», «Temporale» e «Dove ho visto te», che poi sono le tracce contenute nell’ultimo compact disc, a detta di molti critici una delle sue migliori produzioni, di sicuro un album che evidenzia una crescente maturità musicale e una voglia di mettere più a fuoco la voce e i temi da affrontare, sempre meno apertamente politici, ma comunque ad alto contenuto sociale.
Il momento più coinvolgente, in ogni caso, è arrivato quando Jovanotti ha proposto «A te», piazzata nel primo segmento del concerto e accolta dal pubblico con un boato. E dire che qualche mese fa questa stessa canzone era stata al centro di una grossa polemica partita addirittura dalla Spagna. Secondo gli utenti di un blog, infatti, la serenata che Lorenzo ha dedicato alla neosposa somiglierebbe troppo a un brano dello spagnolo Alejandro Sanz. Secca la replica: «Mi dispiace che qualcuno possa pensare che “A te” non sia genuina, perchè la nascita di questo brano per me è stato un momento magico». Momento magico condiviso da migliaia di persone.