Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Incontri e nuove divisioni «Una Consulta per il rilancio»

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 ottobre 2011

Cultura

 

IL CASTELLO DI SAN MICHELE Si infiamma il dibattito sulla gestione degli spazi

 «Manca una politica culturale da parte della Regione, della Provincia e del Comune, ecco perché c’è bisogno di una Consulta degli operatori della cultura e dello spettacolo». Questo il punto di partenza nello scenario tracciato da Stefano Grassi, presidente dell’associazione Man Ray. RIUNIONE IN VIA ISONZO Proprio nella sede del centro culturale in via Isonzo ieri sera si è svolta un’assemblea cittadina degli operatori della cultura. L’obiettivo: sedersi al tavolo decisionale dell’arte e elaborare uno strumento efficace per dialogare con le istituzioni. «Siamo andati a rispolverare un regolamento statutario del 1997 - ha sottolineato Grassi -. Quando l’assessore alla cultura era Filippini. Ma la consulta non è partita, perché sappiamo che da fastidio ai grossi gruppi». C’è fermento attorno alla cultura e alle decisioni che verranno prese in questo ambito. Domenica il Laboratorio 5, una sorta di “stati generali della cultura” cagliari - tana, organizzato da Camù e animato dal tenore Gianluca Floris, ha fatto registarre il pienone all’ExMà: «Non vogliamo contrapporci. Ma riteniamo che chi ha gestito gli spazi culturali in modo poco ortodosso in questi anni dovrebbe stare ad ascoltare» ha incalzato Grassi. E di voci, tra un centinaio di spettatori e attori protagonisti della “democrazia partecipata” indetta ieri, se ne sono alzate tante sullo stesso tenore: «Ho visto l’offerta culturale regredire in questi anni» ha detto Cristina Muscas, insegnate laureata in architettura, «ma i tanti passi indietro hanno vista viceversa un enorme aumento dei costi a discapito della qualità perché dopo l’inaugurazio - ne e i grandi catering poi quel che rimane è scadente». Molti centri, come per esempio l’ex Vetreria saranno messi in palio in un nuovo bando di gara: «Noi chiediamo che venga bloccata la gara d’appalto, che venga fatta luce sul pregresso della gestione “Inmediaarte ” e vogliamo avere chiarimenti sulla situazione di conflitto che si è creata tra questa gestione di Campurra e Cada die, che gestisce il teatro, visto che c’è anche una denuncia alla magistratura» ha spiegato Grassi. Toccherebbe al Comune: «L’assessore Puggioni deve fare un bando di gara trasparente». Ecco quindi i suggerimenti: «Perché possano lavorare al meglio e coinvolgere la consulta che sarà il legame tra le associazioni e l’amministrazione » ha aggiunto Efisio Carbone, cofirmatario del manifesto. «C’è bisogno di cuore, passione e di competenza, che riteniamo manchino» ha ribadito Grassi. Anche i centri sociali tra i temi caldi: «Ci sono le ex circoscrizioni dismesse che rischiano di fare la fine del centro di via Cinquini a Is Mirrionis » ha detto il poeta Gianni Mascia.

Lazzaro Cadelano