Cimitero
SAN MICHELE Spesi 130mila euro per studiare l’ampliamento della struttura, ma il Comune non ha mai dato il via libera. Il progettista: «Sono pronto a rivolgermi alla Corte dei conti»
Il cimitero di San Michele è in costante emergenza. Già dal 1990 il Comune ha cercato soluzioni per allargare la struttura, ma non ha mai concluso l’iter. Il progetto è stato realizzato dall’ingegnere Giovanni Saba che ha dovuto modificarlo quasi venti volte. Ci sono stati svariati passaggi tra uffici, Giunta e Consiglio comunale. Il progetto di massima è stato approvato dal Consiglio comunale nel 2002 e dopo ulteriori passaggi e modifiche il 9 aprile del 2009 con la delibera numero 74 la Giunta comunale ha dato l’ok perché il progetto venisse definitivamente approvato dal Consiglio comunale. A novembre dello stesso anno il progetto di ampliamento è stato validato dal responsabile unico del provvedimento, ma in Consiglio non è mai arrivato. Gli stanziamenti previsti sono aumentati nel tempo, ma non è mai arrivato il via libera. L’ingegnere Saba si è rivolto anche alla presidenza del Consiglio dei ministri, che a maggio di quest’anno ha chiesto chiarimenti al Comune di Cagliari sul perché non fosse mai stata applicata la delibera del 2009. La questione è andata così tanto avanti nel tempo che i soldi inizialmente stanziati per l’ampliamento sono stati destinati ad altri interventi e il cimitero non è mai cresciuto.
130MILA EURO BRUCIATI «Sono stati spesi già 130mila euro per un progetto che qualcuno non ha mai fatto realizzare - spiega Saba - sono pronto a rivolgermi anche alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. Ma in realtà la questione non riguarda soltanto me e il mio progetto: il problema più grave è che i cagliaritani non potranno più essere sepolti nella loro città. A dicembre dell’anno scorso il direttore del cimitero aveva annunciato che i posti salma sarebbero bastati solo per tutto il 2011». Nel frattempo la Giunta ha dato il via libera alla realizzazione di nuovi loculi e l’esecuti - vo di Massimo Zedda ha cancellato la delibera della Giunta Floris del 2009: i soldi per l’ampliamento non ci sono più. «È vero, non ci sono soldi - spiega il consigliere comunale Pd Piergiorgio Meloni - ma il problema degli spazi nel cimitero esiste. Il Comune dovrebbe incentivare le cremazioni, che stanno aumentando notevolmente, perché costano anche meno del seppellimento. Una delle iniziative possibili è quella di far funzionare il forno tutti i giorni, ora è aperto solo per due volte alla settimana » . M.Z.