Presto la Provincia ristrutturerà l'edificio, dove frequentano le lezioni circa 150 studenti
Disinfestazione nella sede staccata del liceo “Fois”, in via Sant'Eusebio
Invasione di pulci, locali inagibili e ripetuti scioperi degli studenti al liceo artistico “Foiso Fois”. I disagi riguardano la sede centrale di via Sant'Eusebio, a Villanova, dove i ragazzi che frequentano le lezioni sono circa 150. «Stiamo convivendo con le pulci da un mese», riferisce Francesca, una studentessa, «la prima disinfestazione di due settimane fa si è rivelata un bluff, nel senso che l'emergenza non è cessata. Il problema è che un'ala della scuola è inagibile e lì i disinfestatori non intervengono».
LA PROTESTA Gli studenti hanno già scioperato tre volte. «La prima il giorno precedente l'intervento di disinfestazione», ricorda la giovane, «gli altri due scioperi questa settimana, martedì e mercoledì». Una delegazione ha anche cercato di incontrare, senza fortuna, il sindaco Massimo Zedda. «In un'altra circostanza ci siamo recati in Provincia, per chiedere un incontro con l'assessore alla Pubblica istruzione, Franco Mele».
SEDE CHIUSA «Attualmente la sede di via Sant'Eusebio è chiusa», spiega la preside, Ignazia Chessa, «abbiamo approfittato del ponte per rifare la disinfestazione. Insegno da tanto e non ci vedo niente di anomalo, i topi e gli insetti ci sono sempre stati e periodicamente si fa la bonifica». Più complesso l'argomento ristrutturazione. «Il liceo artistico è in cerca di una sede stabile da tanto», si rammarica, «dopo aver lasciato piazzetta Dettori, l'attività è stata suddivisa in tre sedi, la centrale di via Sant'Eusebio (6 classi), la storica di via San Giuseppe (13) e via Bixio (altre 13). L'auspicio è che l'edificio di via Sant'Eusebio sia ristrutturato per poter concentrare l'intera attività della nostra scuola e restituirle finalmente la dignità che merita. Con la Provincia c'è dialogo e sono fiduciosa».
LA PROVINCIA Il dirigente dell'Edilizia scolastica, Michele Camoglio, ha annunciato che «il primo lotto dei lavori, per oltre 1 milione di euro, è stato aggiudicato, mentre il secondo verrà appaltato entro due mesi per un importo che supererà i 2,5 milioni». La Provincia, proprietaria dell'immobile, «in considerazione del pregio architettonico e storico dell'edificio», ha deciso di non venderlo e di investire complessivamente quasi 4 milioni.
Paolo Loche