Per finanziare i cantieri serviranno 240 mila euro
Un simbolo della città che ritrova il suo antico splendore. La torre dell'Elefante verrà ristrutturata e le pietre della costruzione medievale verranno pulite e lucidate. La Giunta comunale ha dato il via libera al cantiere, che costerà 240 mila euro. Non è solo una questione di estetica: le condizioni delle strutture interne alla fortificazione pisana sono preoccupanti, i segni del tempo si fanno sentire. Il legno delle pedane e delle scale è consumato e attaccato dai tarli, come aveva evidenziato l'ufficio Beni culturali.
Ma presentano «segni di degrado» anche le travi in acciaio che reggono il solaio della terrazza. Non solo. Perché nella delibera di Giunta viene scritto che c'è stato «un peggioramento rispetto alla precedente situazione rilevata agli inizi del 2011, l'impalcato del penultimo piano della Torre presenta segni di degrado non solo nel tavolato di calpestio, ma anche nella sottostante orditura dei travetti di bordo, alcuni dei quali appaiono erosi e non più in grado di assolvere alla loro funzione di supporto». Ecco perché il cantiere prevede la manutenzione della terrazza di copertura della torre, dei parapetti di legno, delle travi che reggono i solai, dei pilastri delle scale e la pulitura «superficiale della muratura».
La torre venne costruita nel 1307, su ordine dei consoli pisani Giovanni De Vecchi e Giovanni Cinquini, dall'architetto sardo Giovanni Capula, che due anni prima aveva edificato la vicina, bellissima torre “gemella” di San Pancrazio. ( m.r. )