Segnalazioni arrivate anche al Comune: l’area nomadi della 554 utilizzata da diverse aziende
CAGLIARI. Il campo Rom sulla statale 554 utilizzato per lo smaltimento di rifiuti provenienti da aziende che scelgono di non rispettare le regole e, ovviamente, di risparmiare. Sono diverse le segnalazioni in questo senso arrivate al Comune di Cagliari e confermate dall’assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù. Che le condizioni igienico sanitarie del campo siano pessime è cosa purtroppo nota. E questo a dispetto di una denuncia della Asl fatta nel 2010. In molti parlano di vera e propria bomba ecologica. Una situazione insostenibile sulla quale nei giorni scorsi si è espresso anche il poeta e antropologo Paul Polansky: da sempre impegnato nella difesa dei diritti delle popolazioni “nomadi”, sabato scorso ha preso parte alla tavola rotonda promossa dal Comune di Monserrato dal titolo “Campi Rom, tra marginalizzazione e integrazione”. «Tra tutti quelli che ho visto in Italia, il campo della 554 è sicuramente il peggiore» ha detto. Affermazione non da poco se si pensa che lo scrittore è un profondo studioso della storia Rom e che negli anni scorsi ha denunciato la gravissima vicenda dei campi del territorio kosovaro di Mitrovika i cui abitanti hanno subito unavvelenamento da piombo. Lo statunitense ha messo a disposizione la sua associazione non governativa “Kosovo roma refuge foundation” per trovare una soluzione a quello che sta succedendo a Cagliari. Polansky ha visitato il campo insieme a Mariella Setzu del Centro studi scuola pubblica che conferma la situazione: «Le condizioni igieniche del campo di sosta sono precarie: è un luogo isolato, con i servizi igienici fuori uso, un rigagnolo d’acqua che scorre perennemente tra le abitazioni e topi giganti che si muovono tra case e rifiuti». Per 250 persone, circa la metà bambini, un quadro da terzo mondo: respirano ogni giorno fumi inquinati ma, in assenza di accurate indagini, è impossibile sapere quali siano le conseguenze per la loro salute. Condizioni disumane confermate, nel convegno di Monserrato, dal vicepresidente del Consiglio comunale cagliaritano Sandro Vargiu e dalla funzionaria Donatella Addis. «Difficile parlare di diritti e di doveri in questo caso» ha detto Antonello Pabis, dell’Associazione sarda contro l’emarginazione, ribadendo la necessità diun tavolo permanente sulla questione che coinvolga anche i Rom. Gli esempi positivi non mancano: è il caso del vicino campo di Monserrato di cui ha parlato l’assessore comunale Pina Puddu evidenziando le migliori condizioni di vita e di integrazione. Intanto la Setzu ricorda al campo sulla 554 non arriva nemmeno lo scuolabus. «La competenza è passata all’assessorato dell’Istruzione ma nel frattempo sono parecchi i genitori che accompagnano spontaneamente i loro figli a scuola» fa sapere a questo proposito l’assessore Orrù in questi giorni impegnata in un viaggio in Spagna per un confronto proprio sulle politiche di integrazione delle popolazioni nomadi. La Orrù ricorda che stanno per scadere i termini per una tranche(200 mila euro) del finanziamento regionale destinato al miglioramento del campo. Carla Etzo