Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il corpo tradotto segni e immagini contemporanei

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 ottobre 2011

EXMA’

 

L’INCONTRO Domani a partire dalle 18 al centro culturale di via San Lucifero si terrà “Atlante Mnemosyne”, un confronto aperto attorno alla creazione organizzato da Riverrun Performing Arts

GLI ARTISTI I Pathosformel sono la punta di diamante della nuova generazione di artisti performativi

La dimensione corporea e quella incorporea, il tema individuale e collettivo delle immagini, un’occasione di confronto su come le varie poetiche e discipline dell’arte contemporanea si interrogano attorno a questi temi comuni del “fare creativo” contemporaneo. Sono le riflessioni a partire alle quali si svolgerà, domani alle 18 all’Exmà di Cagliari l'incontro "Atlante Mnemosyne – dialoghi sul corpo tradotto" organizzato da Riverrun Performing Arts nell'ambito del progetto triennale step- 1. Aperto a tutti coloro che vorranno confrontare ed esprimere il proprio pensiero e pratica artistica sulla costruzione attraverso segni altri dell'immagine del corpo umano nell'arte contemporanea, l'incontro prende le mosse dall'avviata collaborazione tra Riverrun e i Pathosformel, in questi giorni a Cagliari per il primo workshop del progetto step- 1 che mira a captare e ripensare i segni del divenire e confrontarsi con la complessità del presente della creazione artistica di riflessione sul contemporaneo attraverso incontri, residenze artistiche e spettacoli. L’Atlante Mnemosyne è originariamente un progetto di immagini ideato da Aby Warburg è composto da una serie di tavole, costituite da montaggi fotografici che assemblano riproduzioni di opere diverse. Testimonianze del primordiale archetipico potere evocativo, ma anche principali veicoli e supporti della tradizione culturale e della memoria sociale, queste immagini si trascrivono continuamente nel corpo individuale rigenerando una memoria sociale in cui tracciano continue linee di fuga e di ridefinizione di immaginari. Daniel Blanga Gubbay, Paola Villani, meglio conosciuti come Pathosformel, punta di diamante della nuova generazione di artisti performativi che si affaccia sulla scena teatrale italiana destabilizzando modi, generi e confini del fare creativo, si collocano nel filone di riflessione caro allo storico e critico dell’arte Aby Warburg fin dal nome: con il termine pathosformel, Warburg intendeva alcune immagini archetipiche che ritornano in contesti differenti attraverso i secoli della storia dell'arte. Per Warburg la storia delle immagini è stratificazione di esperienze diverse e pathosformeln sono fermi-immagini che condensano la creazione originaria (pathos) con la ripetitività del canone a cui fanno riferimento.

Tiziana Frongia