Comune
TRASPARENZA Tutti e quaranta gli inquilini del Municipio hanno fornito i dati richiesti dal presidente Depau che prima della pubblicazione dovrà ripulire i file coperti da privacy
Entro un mese i cagliaritani avranno a disposizione, sul web, i dati sulla situazione patrimoniale dei consiglieri comunali e potranno controllare se coloro che hanno scelto per rappresentarli in via Roma, appartengono ad organismi, associazioni, e società private con le quali il Comune ha rapporti. Lo annuncia Ninni Depau, presidente del consiglio comunale che a luglio, con due lettere, aveva chiesto agli eletti di entrambi gli schieramenti di rispettare quanto previsto dall'articolo 50 del regolamento comunale sulla “'pubblicità della situazione patrimoniale'” e dal quarto comma dell'articolo 24 dello statuto comunale sulla trasparenza dei nominati a cariche comunali. «Abbiamo dovuto attendere un po', ma alla fine tutti, compreso il sindaco, hanno presentato entrambe le dichiarazioni» dice il presidente, «e ora abbiamo provveduto a trasmetterle al segretario generale, come previsto dalle norme, per i controlli e la pubblicazione». Sul fronte delle dichiarazioni sull'appartenenza a organismi, associazioni o società che abbiano rapporti con il Comune, tutto dovrebbe essere più semplice e la pubblicazione non dovrebbe presentare particolari problemi. Per ciò che riguarda la situazione patrimoniale, invece, i dati devono essere ancora filtrati: i documenti presentati, tra i quali c'è anche la dichiarazione dei redditi, contengono dati sensibili, ad esempio sulle spese sanitarie sostenute. È necessario quindi depurare ciò che è stato consegnato prima di procedere a metterlo a disposizione di tutti. In ogni caso, assicura Depau, «tutto è stato già digitalizzato: le operazioni di controllo dovrebbero essere rapide e concludersi nell'arco di qualche settimana, massimo un mese». Niente più segreti per i consiglieri dunque ma, almeno per il momento, non verranno pubblicate le posizioni economiche degli assessori: «Questo non rientra nella mia competenza e, per loro, non è previsto dal regolamento né dallo statuto – dice il presidente –, in ogni caso ho intenzione di scrivere al sindaco perché si attivi in questo senso». Nonostante l'iniziale diffidenza e qualche dichiarazione interlocutoria, alla fine la collaborazione dei consiglieri è stata bipartisan e nessuno si è sottratto alle richieste del presidente. Ora Depau si aspetta la stessa partecipazione anche per la prossima iniziativa in nome della trasparenza già partita. Anche in questo caso non si tratta di una novità da introdurre, ma di far rispettare una disposizione in vigore: «Circa una settimana fa ho mandato un'altra lettera perché ciascun consigliere renda note le spese elettorali sostenute », dice l'esponente del Pd. La richiesta arriva in base ad una norma, anche in questo caso poco rispettata in passato, che prevede la pubblicità delle spese fatte dai candidati per la campagna elettorale, da quelle per l'affissione dei manifesti a quelle sostenute per le cene e per tutte le altre iniziative. I dati dovrebbero sarebbero dovuti essere presentati entro tre mesi dall'elezione. «Siamo un po' in ritardo rispetto al termine previsto – conclude il presidente Depau -, ma confido che tra poco riusciremo anche ad avere questo dato». Michele Salis