Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ma per l'opposizione vincere sarebbe un rischio

Fonte: L'Unione Sarda
25 ottobre 2011

L'OPINIONE
 

di Michele Ruffi
Sia chiaro: impossibile fare previsioni sulla decisione dei magistrati del Tar. E non solo perché le scelte dei giudici amministrativi in questo caso saranno fatte esclusivamente in punta di diritto, scevre da qualsiasi condizionamento politico, ma soprattutto perché tutti gli esperti in materia sottolineano come i precedenti, cioè la sentenza del Comune di Alba (favorevole al centrosinistra e dunque a Zedda) e quella di Portogruaro (che strizza l'occhio al centrodestra) abbiano un peso specifico molto vicino allo zero. Insomma: il destino del Consiglio comunale di Cagliari è legato esclusivamente all'interpretazione che il collegio composto da Francesco Scano, Marco Lensi e Tito Aru darà alla legge elettorale.
Se i magistrati daranno ragione ai promotori del ricorso, l'effetto “spada di Damocle” sarà inevitabile e rischierebbe di condizionare la vita politico-amministrativa del Comune nei prossimi mesi. Se invece il Tar confermerà la scelta della commissione elettorale, l'anatra zoppa tornerà nel letargo dove era stata (giustamente) relegata dopo i trionfali - per Zedda - risultati delle urne di maggio. Nei primi cinque mesi di opposizione i consiglieri del centrodestra (soprattutto quelli del Pdl) hanno ricordato al sindaco l'esistenza del ricorso e sottolineato le possibilità di vittoria. Il primo cittadino da parte sua ha sempre minimizzato, quasi snobbato la questione, forte del suo 60 per 100 di preferenze raccolte al ballottaggio. Ma l'apprensione, seppur minima, c'è e lo si capisce dal riferimento fatto durante le dichiarazioni programmatiche, nelle quali Zedda ha criticato l'opposizione per le continue divagazioni «nel campo dell'ornitologia».
Detto questo, nello stesso centrodestra c'è chi spera in un pronunciamento negativo da parte del Tar, rimandando tutto al Consiglio di Stato nel 2012. Perché nel caso di una rivoluzione degli equilibri in Consiglio e di una suggestiva ipotesi di nuove elezioni a stretto giro di posta, l'attuale opposizione - soprattutto in queste condizioni - rischierebbe una sconfitta ben peggiore di quella incassata cinque mesi fa.