STADIO Abbonamenti gratis, snobbato l’invito della società Mentre Roma e Lazio fanno la guerra alle tesse omaggio
numeri 213 Il numero di tagliandi che il Cagliari calcio mette a disposizione del Comune. 41 I nomi presenti nella lista di ospiti del sindaco firmata dal capo di gabinetto Cicero. 13 Le personalità presenti nella lista del sindaco che hanno ritirato l’abbonamento.
C’era il pubblico delle grandi occasioni al Sant’Elia. La partita contro il Napoli è ormai diventata una specie di derby, in grado di attirare tifosi allo stadio e scaldare gli animi. Anche la tribuna Autorità si è riempita, dopo che le polemiche sugli abbonamenti omaggio che il Cagliari offre al Comune avevano forse fatto allontanare qualche spettatore. Nella Capitale il fenomeno raggiunge livelli degni di Roma, con la sua corte dei miracoli. Solo che lì sono le società che si stanno opponendo alla prassi dei biglietti omaggio. Tanto che il nuovo ds della Roma Franco Baldini ha annunciato un taglio degli omaggi perché la nuova proprietà statunitense non ne capisce il senso, negli Usa il vip è quello che si può permettere il posto migliore in tribuna, non quello che riesce a scroccarlo meglio. A Baldini ha replicato il presidente laziale Claudio Lotito, che questa battaglia la porta avanti da tempo contro il Coni (proprietario dello stadio Olimpico) perché pretende più di mille biglietti da regalare a ricchi e potenti. A Cagliari, la questione è invece partita da una proposta del sindaco Massimo Zedda, sostenuta dal presidente del Consiglio comunale Ninni Depau. I numeri non sono quelli romani e la questione ha riguardato principalmente i consiglieri comunali. Ma gli eletti a palazzo Bacaredda, in modo sostanzialmente bipartisan, rifiutano di essere associati alla casta. «Forse l’immagine che hanno le persone è quella di una casta che naviga nell’oro - racconta il capogruppo dell’Udc Gianni Chessa, il più votato tra i candidati in Consiglio comunale - ma posso fare il mio esempio: da consigliere comunale, da giugno a oggi, ho percepito poco più di 800 euro. Certo è che se l’abbonamento gratuito lo sfrutta una persona che guadagna 200mila euro all’anno, è normale che venga da storcere il naso ». Nella tribuna autorità c’era anche il consigliere del Pd Guido Portoghese (che non è un assiduo frequentatore degli spalti) e quello di Ancora per Cagliari Aurelio Lai (ex assessore comunale allo Sport che alle partite del Cagliari non manca mai). Sarà stata l’importanza della partita o l’invito del presidente del Cagliari, ma Gianni Chessa ha deciso di tornare allo stadio. «Non ci venivo da tempo, non amo le grandi folle. Ma per questa partita mi ha fatto piacere tornare al Sant’Elia - racconta l’ex assessore comunale al Patrimonio - ho un brutto ricordo perché avevo portato mio figlio allo stadio nella partita in cui quel tifoso era entrato in campo per dare uno schiaffo al portiere avversario. Mi aveva dato così fastidio, che non ci sono più tornato». Ma la partita col Napoli è una di quelle che in pochi si vogliono perdere, sia a pagamento sia gratis. M.Z.