Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sensi unici, niente soldi

Fonte: L'Unione Sarda
24 ottobre 2011

VIALE MARCONI. Coni risponde ai commercianti dopo le polemiche
 

L'assessore: «Non chiuderemo gli accessi»
«Il Comune non è mica l'Anas che chiude gli accessi alle aziende». L'assessore comunale al Traffico Mauro Coni sdrammatizza con una battuta le tensioni sorte nei commercianti di viale Marconi, all'indomani dell'incontro sul Bus rapid transit , che rappresenta il primo passo verso l'iter per rendere la strada a senso unico e con corsie preferenziali a bordo strada per i bus. «Non ci sarà alcun varco sbarrato», specifica, «tutte le decisioni sono da definire e andranno discusse con tutte le parti interessate».
LE SOLUZIONI Coni ha già pronte delle soluzioni da proporre ai titolari delle aziende che si affacciano sul viale. «Ad esempio si può creare una strada comunale che costeggi gli stabilimenti e che porti ai parcheggi, magari unificandone qualcuno tra aziende confinanti». In ogni caso, rassicura che quello di mercoledì, «era solo il primo incontro, da cui è emersa un'ipotesi che andrà discussa approfonditamente per trovare le soluzioni migliori alla riqualificazione della strada, per renderla più funzionale anche per le aziende, che così potranno trarne vantaggio».
LE IPOTESI DI QUARTU Il comune di Quartu apprezza l'idea - «da condividere in pieno» - ma sottolinea che in attesa che venga predisposto il progetto, «è possibile realizzare un primo intervento in tempi rapidi». L'assessore quartese alla Mobilità, Stefano Lilliu, sposa il suggerimento esposto nell'incontro dall'ingegner Proto Tilocca del Ctm: «Con interventi mirati e poco costosi si potrebbero realizzare dei “corridoi di qualità” che garantirebbero una migliore efficienza del trasporto pubblico e il suo maggiore utilizzo da parte dei pendolari, ora costretti a usare l'auto per recarsi al lavoro».
IL GIALLO Uno dei motivi per cui i titolari delle attività del viale si sono risentiti è anche per non essere stati convocati all'incontro. «Non sappiamo chi abbia parlato in nostro nome», commentano. Coni svela il mistero: «Alla riunione era presente anche Franco Luchi, consigliere della Camera di commercio, che ha apprezzato l'ipotesi illustrata». Un rappresentante qualificato del mondo commerciale, dunque, visto che Luchi è anche consigliere provinciale di Confcommercio.
I PROBLEMI Ma non sono i commercianti a impensierire Coni. «La preoccupazione maggiore è un'altra: non esiste il progetto e neppure i finanziamenti ». Per questo, assieme agli altri comuni, «nei prossimi mesi esploreremo tutte le possibili fonti di finanziamento, in primis la Regione, ma anche i fondi comunitari. Questo intervento è necessario da 10 anni», conclude Coni, «è ora di portarlo a termine». O almeno di iniziare i lavori.
Mario Gottardi