A disposizione anche i box del mercato per il confezionamento della polpa
Entro novembre 12 postazioni. «Stop agli abusivi»
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Stop ai venditori abusivi, quelli che «drogano il mercato perché non pagano l'occupazione del suolo pubblico e di fatto sono agevolati rispetto a chi si sforza di essere in regola», dodici chioschetti attrezzati a Su Siccu entro la fine di novembre, una sala al mercato ittico dove pulire i ricci e confezionare la polpa in condizioni igieniche regolari. Ecco le tre novità scodellate da Comune e Autorità portuale a pochi giorni dall'inizio della stagione (il primo novembre) della pesca dei frutti di mare preferiti dai cagliaritani. Nell'area di viale Colombo, tra il mare e piazza dei Centomila, il Municipio costruirà dodici postazioni - costo dello operazione: 150 mila euro - dove i ricciai avranno a disposizione bagni, acqua corrente, fognature e tutti i servizi che consentiranno il rispetto delle rigorosissime prescrizioni della Asl.
ABUSIVISMO Di contro, si annuncia una tolleranza zero per gli abusivi, cioè la grande maggioranza dei pescatori di echinodermi, perché come ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri mattina l'assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas, l'obiettivo è quello di «garantire la legalità di tutto il processo di trattamento dei ricci: dalla vendita alla degustazione, fino alla preparazione della polpa». Eliminare completamente l'abusivismo sarà comunque difficile, visto che i ricciai “censiti” dal Comune attraverso la Capitaneria di porto sono circa 40, dunque non tutti troveranno posto a Su Siccu. È qui che entra in gioco l'Autorità portuale: dall'inverno del 2012 - questa l'intenzione - i ricciai potrebbero avere a disposizione un'area più grande a pochi metri di distanza sulla Calata dei Trinitari (nella passeggiata di fronte alla Rari Nantes e al società sportiva Aquila), di proprietà dell'Authority, sulla base di un progetto «di design» elaborato dall'università di Cagliari. E proprio sulla «qualità» ha messo l'accento il presidente Piergiorgio Massidda, sia sul fronte dei venditori ambulanti di ricci sia per gli altri spazi del porto affidati ai commercianti, perché è importante anche sotto il profilo dell'offerta turistica: «Dobbiamo puntare su un target alto, i crocieristi spendono in media 60 euro a testa in città, un business da 15 milioni di euro all'anno. Non possiamo permetterci di avere come biglietto da visita il caos e l'improvvisazione degli anni passati».
SAN BENEDETTO I ricciai poi avranno a disposizione da subito anche alcuni box al mercato di San Benedetto e, sempre dall'anno prossimo, un'area al Poetto, di fronte allo stabilimento dell'Ottagono, vicino al confine con Quartu. ( m.r. )