LITORALE Non solo il vecchio Marino: ecco il lungomare dell’abbandono, tra gazebo a pezzi e il rudere della Bussola
info GAZEBO Nella parte quartese della spiaggia restano in piedi dei vecchi gazebo che nessuno utilizza e S’Arena, che nessuno compra.
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LA BUSSOLA Il recupero dello storico locale è bloccato dalla burocrazia
Larghe chiazze di sabbia bianca in mezzo all'arena scura. Dove sorgevano i baretti abbattuti si è conservata la grana fine che prima del ripascimento ricopriva tutto il litorale del Poetto. Uno strano contrasto a sottolineare che qualcosa si muove per la spiaggia dei cagliaritani. Gran parte dei chioschi sono andati giù e verranno sostituiti da strutture in legno. È un primo passo, ma il percorso per la valorizzazione dell'arenile è ancora lungo. Sono tanti i punti critici ancora sotto gli occhi di cittadini e turisti. L'ex sindaco Floris aveva più volte sottolineato l'importanza del Poetto per Cagliari, che poteva diventare il «fiore all'occhiello della città». Per questo nel 2009 aveva stanziato 12 milioni di euro per la pedonalizzazione del litorale a ridosso della spiaggia da Marina Piccola fino alla sesta fermata e per la costruzione di piazzette e aree verdi. Tutto, però, è rimasto sulla carta, così come non è andata avanti neppure l'idea di creare una pista ciclabile sul tratto cagliaritano, da congiungere a quella già presente a Quartu. Ma ciò che è davvero difficile da spiegare ad un turista, più del perché progetti su piazze e passeggiate siano bloccati, sono le condizioni in cui versano strutture come l'ex Marino e la ''Bussola''. L’ospedale, costruito tra gli anni trenta e quaranta sul progetto dell'architetto Ubaldo Badas, e l'annesso pronto soccorso, sono in stato di completo abbandono da decenni. Per la riqualificazione si era arrivati fino all'aggiudicazione dell'appalto che avrebbe trasformato l'ex ospedale in un polo turistico-sanitario. Il progetto, tra le lungaggini burocratiche e i no della soprintendenza, si è arenato nel 2008. Dopo l'incontro di fine luglio tra l'assessore regionale all'urbanistica Nicola Rassu, e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, la situazione potrebbe essere vicina a sbloccarsi ma, come ha dichiarato lo stesso Rassu, «per superare l'attuale condizione di degrado in cui versa l'ospedale, è necessaria un'accelerazione del processo di recupero di tutta l’area». Per quanto riguarda la Bussola, lo storico locale è stato dato in concessione alla ''Duemila servizi'' ben otto anni fa. Da allora a causa della burocrazia e di alcune irregolarità precedenti non sanate, non è stato possibile muovere neppure uno spillo. A marzo la vicenda sembrava vicina alla conclusione e che il cantiere potesse finalmente aprire. Ma lo stato dello stabile è rimasto lo stesso. I due mostri più ingombranti, comunque, non sono soli. Sul litorale ci sono altre strutture in stato di abbandono, dai gazebo in legno vicino al lido del Carabiniere, a ''S'Arena'' il centro polifunzionale che nessuno sembra volere, per il quale il prezzo, nella seconda asta fallimentare che chiuderà il 4 novembre, è sceso da 360 a 280 mila euro.
Michele Salis redazione@ sardegnaquotidiano. it