Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Basta col degrado di palazzo Dessì»

Fonte: L'Unione Sarda
11 settembre 2008

la denuncia Iniziativa dei Riformatori sardi 


«Non è tollerabile che nel centro turistico della città, in uno degli scorci da sempre più fotografati della capitale dell'Isola, all'angolo tra il Largo Carlo Felice e il Corso Vittorio Emanuele, proprio nel punto dove fa capolinea il Trenino Turistico della città, ci sia uno dei più clamorosi esempi di degrado urbanistico e civico». Al centro della protesta di Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius, capigruppo dei Riformatori rispettivamente in Consiglio regionale e in Consiglio comunale, c'è il palazzo che ha ospitato la storica cartolibreria Dessì. «È disabitato e abbandonato a sé stesso: un rudere pericolante, circondato da transenne e palizzate che tentano di evitare che il degrado strutturale dello stabile costituisca un rischio per la stessa incolumità dei passanti».
Vargiu e Angius sottolineano che «il Comune ha investito per dare un nuovo aspetto al Corso Vittorio Emanuele, ma il restyling è reso invisibile dalle impalcature che chiudono ogni visuale e costituiscono maleodorante asilo per i senzatetto, che utilizzano i camminamenti sotto i tubi Innocenti come estemporanei vespasiani. Ma il più clamoroso e paradossale sfregio per i cagliaritani e per il turismo», rimarcano, «è forse rappresentato dall'utilizzo improprio delle impalcature di sostegno dello stabile che, di fronte alla statua di Carlo Felice, da tempo ospitano spazi pubblicitari o mega manifesti (con il logo del Comune) di pubblicità degli eventi cittadini (dopo quello per la Sagra di Sant'Efisio è ora il turno del cartellone di benvenuto al Pontefice)».
I due capogruppo chiedono l'intervento delle rispettive istituzioni «perché lo sconcio finisca».

11/09/2008