Con l’app Hipstamatic le immagini catturate col telefonino diventano arte
Nell’isola centinaia di appassionati Esposti dal 27 fino al 28 novembre gli scatti di Mauri e Roberto Murgia
FEDERICO SPANO
Prendete un iPhone, installate una piccola applicazione, che ha il nome di una macchina fotografica giocattolo, mirate e scattate. Dopo mezzo minuto di elaborazione, apparirà sul display un piccolo capolavoro. Non è uno scherzo, perché la magia della app «Hipstamatic» è proprio questa: trasforma in arte tutto ciò che catturate con l’obiettivo del telefonino.
Anche la Sardegna ha «scoperto» Hipstamatic e tramite questa «app» i fotografi sardi stanno mostrando l’isola al resto del mondo. Intorno a quella che è diventata la più famosa applicazione fotografica per lo smartphone Apple, che simula le vecchie fotocamere di plastica, conosciute come «toy camera», è nato un fenomeno planetario. Appassionati di tutto il mondo (sia professionisti dell’immagine, che neofiti stregati dalla «lomografia» digitale) hanno scoperto una nuova forma d’arte che si sta traducendo, negli ultimi mesi, in mostre fotografiche allestite in ogni angolo del globo.
La Sardegna, in questo nuovo mondo digitale, conta centinaia di appassionati. Come ogni passione che si rispetti, anche quella per Hipstamatic attrae e unisce persone provenienti da ambienti e luoghi diversi. Così, dopo la nascita su Facebook del gruppo Hipstamatic Sardinia, fondato dalla nuorese Maria Columbu, si è arrivati alla mostra fotografica (una delle prima in Italia) che si terrà dal 27 ottobre al 28 novembre al Ghetto di Cagliari e che si intitolerà «Toy Camera - volti e dettagli della Grande Madre Cagliari in Hipstamatic».
La mostra, curata da Cristina Muntoni, attraverso l’incontro tra un fotografo professionista, Adriano Mauri e un medico appassionato di fotografia, Roberto Murgia, espone 70 scatti realizzati con la celebre «app» e divisi in tre sezioni. Nella prima saranno esposti ritratti realizzati da entrambi gli autori, nella seconda Adriano Mauri propone immagini del cimitero monumentale di Iglesias e di quello di Bonaria, a Cagliari. Nella terza sezione, Roberto Murgia espone venti immagini in omaggio alla città di Cagliari, del suo mare e delle sue strade.
Hipstamatic è una delle applicazioni più scaricate e amate dell’App Store di Apple e raccoglie l’eredità della originaria Hipstamatic 100, una toy camera che fu prodotta dai fratelli Bruce e Winston Dorbowski dal 1982 al 1984 e la unisce alla riproduzione digitale di altre famose fotocamere analogiche «lo-fi» come la LOMO L-CA e la Holga.
Il risultato è costituito da immagini quadrate con uno stile grafico tipicamente Anni 80, compreso l’effetto retrò dei bordi usurati. Attraverso una rivisitazione del colore e delle sfumature, le numerosissime varianti dell’applicazione consentono di ottenere risultati di altissimo livello estetico, fotografie di straordinaria bellezza con una resa pittorica che sembra ottenuta con sofisticati obiettivi montati su avanzatissime fotocamere digitali.
La mostra, che è promossa dal club Unesco di Cagliari ed è patrocinata dall’assessorato regionale alla Cultura, vuole essere un omaggio a questo modo rivoluzionario e accessibile di fare arte ed esprimere la propria creatività, un metodo che definisce una nuova era della Pop art.
In tutto il mondo si sta cominciando a celebrare il successo di questa applicazione come con la recente mostra «An Exhibition for Hipstamatics» all’Orange Dot Gallery di Bloomsbury di Londra, e come la copertina del New York Times con le foto di guerra che Damon Winter, inviato in Afghanistan, aveva deciso di scattare con il suo iPhone, preferendolo a una ben più adeguata Canon EOS 5D Mark II.
Il Consorzio Camù presenterà, parallelamente alla mostra, un’ esposizione di 60 fotografie, sempre realizzate con Hipstamatic da appassionati che si confronteranno presentando foto su questi temi dedicati a Cagliari: «Ricordi: gli spazi della memoria»; «Cagliari per immagini: colori, linee, volumi»; «Quartieri in movimento: come stanno cambiando luoghi, attività, abitudini di Cagliari e dei cagliaritani».
Per quanto riguarda il gruppo Facebook, che ha già oltre 160 membri provenienti non solo dall’isola, ogni settimana propone un «contest». Gli utenti sono invitati a realizzare foto con Hipstamatic in base a un tema che cambia di volta in volta. In alcuni casi possono essere indicati anche la combinazione di lenti e pellicole (sempre all’interno della app), per realizzare i propri scatti.
Grazie a una «app» rivoluzionaria, l’arte è diventata accessibile a tutti. E’ sufficiente un telefonino, passione e curiosità. A trasformare in un’opera d’arte anche l’immagine più comune, ci pensa Hipstamatic.