VIABILITÀ Comuni interessati, Ctm e negozianti d’accordo. Ma non ci sono ancora soldi per le rotatorie e un progetto
numeri 5 I milioni di euro da chiedere a Regione e Unione europea per realizzare l'idea. 185 Le migliaia di veicoli che entrano ogni giorno a Cagliari. 35.500 Sono i veicoli che transitano ogni giorno attraverso viale Marconi.
Per ora è solo uno spunto, «un’ipotesi di lavoro su cui discutere»: perché si trasformi in realtà ci vogliono i fondi, 5 o 6 milioni da chiedere a Regione e Unione europea, e due-trequattro anni di burocrazia e cantieri. Però, la rivoluzione pensata dal Comune per viale Marconi esiste, ha gambe e soprattutto mette d’accordo i diretti interessati del capoluogo e dell’area vasta. A tutti sembra piacere la proposta di sostituire i semafori con le rotatorie negli incroci con via Mercalli, l’asse mediano e via Sarpi, e ancora di più il progetto di istituire dal ponte sul canale di Terramaini all’incrocio con via Sarpi un senso unico di marcia verso Cagliari su due corsie (o forse tre) e altre due corsie (in entrambi i sensi) da destinare esclusivamente ai mezzi pubblici. Con il traffico in direzione Quartu dirottato nella strada arginale che si raggiunge dall’asse mediano e costeggia il canale di Terramaini. L’assessore alla Viabilità, Mauro Coni, ieri ha riunito intorno a un tavolo i diretti interessati: dal comune di Quartu a quello di Selargius, dal Ctm ai commercianti. E tutti si sono detti disponibili a lavorare insieme sulla sua bozza, «usando le corsie preferenziali riservate ai bus come un incentivo per convincere i cittadini a lasciare a casa l’automobi - le». L’ipotesi è ambiziosa, come sa bene la passata amministrazione, che per prima aveva proposto e poi rinunciato al senso unico in viale Marconi. L’assessore, però, ci crede e pensa che ormai il dado sia tratto. «Tutti hanno capito che il trasporto pubblico è l’unica opzione che abbatte il numero di auto in circolazione e permette ai cittadini di risparmiare sul costo della benzina, del parcheggio e del tempo sprecato in coda –ha spiegato Coni –. Nel caso di viale Marconi, per noi l’intervento più dispendioso sarà quello per l’ampliamento del ponte di Terramaini, che ora rappresenta una strozzatura. Ci sono però altre opere che costano molto meno e si possono fare subito, dalle singole rotatorie a nuovi svincoli dell’asse mediano verso Genneruxi e via Castiglione”. Tra i sostenitori del piano, anche il Ctm. «In tutta Europa l’idea di privilegiare il trasporto pubblico è già realtà – ha sottolineato il dirigente della società di trasporti, Proto Tilocca –. Ci sono città come Dublino che grazie ai corridoi di qualità, cioè a sistemi di corsie preferenziali per i bus, hanno risolto il problema del traffico una volta per tutte. È la dimostrazione che queste corsie, se portate fin dentro la città, possono essere la soluzione anche per Cagliari, dove ogni giorno entrano 185 mila veicoli, di cui 35 mila proprio da viale Marconi». A patto che, come ha chiarito l’assesso - re all’Urbanistica di Selargius, Gigi Concu, «tutti i comuni coinvolti si attivino fin da subito per trovare i soldi necessari a trasformare una bella idea in concreta realtà».
Lorenzo Manunza