La disavventura di Paolo Corpino, gestore di locale a Pirri
Bolletta della Tarsu da record per un barista di Pirri. Paolo Corpino, 28 anni, sposato e padre di due figli piccoli, titolare del “Night and Day Cafè” di via Fratelli Cairoli, si è visto recapitare da Equitalia due richieste di pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) per un ammontare complessivo di quasi 17 mila euro. «Ho aperto il mio bar appena un anno e mezzo fa con i risparmi di una vita», racconta, «ho già subito due rapine e ora mi è arrivata anche questa tegola assurda».
L'ERRORE Corpino non pagherà un solo centesimo perché è convintissimo che si tratti di un doppio errore commesso da Comune ed Equitalia. «Nell'agosto 2010», riferisce, «mi arrivò una prima richiesta di pagamento da 4.924 euro. Quando aprii la lettera e ne lessi il contenuto sbiancai. Chiesi subito spiegazioni e dopo un po' mi arrivò una lettera, nella quale venivo invitato a non considerare la richiesta di pagamento, in quanto frutto di un errore telematico». Tutto finito? Neanche per sogno. «Alcuni giorni fa ho ricevuto altre due cartelle contemporaneamente. In una mi viene richiesta la stessa somma dell'anno scorso, ossia 4.924 euro, nell'altra pretendono che io paghi altri 11.775 euro con tanto di proposta di rateizzazione, per un totale di quasi 17.000 euro. Ho una manciata di coperti nel mio bar, non produco tutta questa spazzatura. Com'è possibile che io debba pagare così tanto?».
IL COMUNE Immediata la replica del Comune. «Nessun errore», ha comunicato il Servizio riscossione dei tributi, «l'avviso di pagamento ricevuto in questi giorni non può considerarsi cartella pazza ma semplicemente il frutto dell'inerzia del contribuente. Si tratta infatti di una sanzione, per omessa denuncia di iscrizione alla Tarsu, scaturita da un'attività di controllo sugli evasori. La società non ha presentato entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento istanza di adesione per la riduzione della sanzione. Con la presentazione di tale istanza l'importo pari a 6850,56 euro sarebbe stato ridotto di un quarto». Corpino dovrebbe pagare il tributo tassa rifiuti per 12 mesi (4.281,60 euro), altri 642,24 euro come addizionali di legge e la sanzione vera e propria (160% del tributo) di 6850,56 euro per un totale di 11.774,40 euro e non 17.000. «Se per assurdo fosse così», conclude amaro il giovane barista, «non pagherò perché non posso permettermelo. Chiuderò direttamente il mio bar».
Paolo Loche