teatro lirico
La mediazione dei sindacati non ha dato i frutti sperati. La vertenza degli ex bigliettai del Teatro Lirico non accenna a risolversi e se alcuni giorni fa l'accordo tra il Teatro e i lavoratori appariva ormai cosa fatta ora tra le parti è calato nuovamente il gelo e le due posizioni appaiono lontanissime e inconciliabili.
L'amministrazione del Lirico, per bocca del suo direttore Vincenzo Caldo, aveva proposto ai sindacati la possibilità di riassumere da subito i sei lavoratori ma solo a tempo determinato e per un periodo massimo di 24 mesi. Nel corso di un successivo incontro nella sede della Cgil, però, i dipendenti avevano declinato l'offerta perché considerata inadeguata. Gli ex bigliettai puntano all'assunzione a tempo indeterminato e intendono portare avanti la loro battaglia senza cedere a compromessi.
Ieri la storia si è arricchita di un nuovo capitolo. Gli ex impiegati si sono presentati alle 8 in biglietteria, come se nulla fosse, per riprendere il lavoro dopo la pausa estiva. Ma non sono stati fatti entrare. C'è dell'altro: se fino a lunedì sera un cartello all'ingresso indicava il 9 settembre quale giorno di riapertura della biglietteria, ieri un nuovo cartello rinviava l'apertura al 16. Con buona pace per gli abbonati che si sono presentati puntuali in teatro. «A nostro avviso i licenziamenti sono illegittimi - spiega la portavoce del sestetto Leila Manno - per cui ci siamo recati normalmente al lavoro nel giorno previsto di riapertura». Secca la replica dell'amministratore Vincenzo Caldo e del direttore del personale Angelo Vargiu. «Il contratto tra Le Biglietterie Srl e il Teatro è stato rescisso». Caldo e Vargiu hanno comunque rinnovato la loro proposta di riassunzione: «Non vogliamo metter sulla strada nessuno e sia chiaro che il teatro vuole garantire la continuità occupazionale dei sei. Tuttavia non possiamo assumerli con contratto a tempo indeterminato perché il Ministero ce lo vieta fino al 2010. Invitiamo pertanto i lavoratori ad accettare l'offerta così com'è e in futuro vedremo se si potrà fare di più. Ma è ovvio che se non ci daranno una risposta in tempi brevi saremo costretti ad attivarci per trovare dei sostituti: martedì prossimo il servizio di biglietteria dovrà comunque ripartire». L'ultimatum non ha smosso le convinzioni dei lavoratori che vogliono aspettare l'esito del ricorso presentato al Tribunale del Lavoro dal loro legale Carlo Dore. Il primo incontro col giudice è fissato per il 23 settembre. (p. l.)
11/09/2008