Collaborazione tra parrocchia, Soprintendenza e le facoltà di Lettere e Architettura
Nuovi scavi archeologici nella chiesa di Santa Lucia
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La città moderna ha soffocato, obliterandolo, l'impianto urbanistico della Cagliari del passato. Di quella romana se ne ricostruisce il perimetro in negativo, mentre i contorni dell'insediamento tardoantico e altomedievale restano ancora da descrivere con nettezza. Così come rimangono da raccontare le vicende secolari della comunità che popolò il quartiere di Marina. Sant'Eulalia ha già portato un contributo significativo in tale direzione; ma gli scavi archeologici inaugurati due giorni fa nell'area del rudere della Chiesa di Santa Lucia (poco lontano dall'edificio di culto dedicato alla santa di Barcellona), potrebbero aggiungere dettagli significativi.
L'edificio, demolito nel 1947 dopo le lesioni prodotte dai bombardamenti del '43, è un monumento chiave nella topografia e nella storia della città cristiana. Attestata in un documento del 1119 e ricordata come possesso dei monaci Vittorini insediati in San Saturno, la Chiesa di Santa Lucia “di Civita” o “di Bagnaria” potrebbe risalire, nel suo impianto originario, all'XI secolo. Sarà l'indagine conoscitiva appena avviata e frutto dalla sinergia tra parrocchia di S. Eulalia (Don Marco Lai), la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Oristano (Donatella Mureddu), l'Università degli studi di Cagliari, facoltà di Lettere (Rossana Martorelli e Fabio Pinna) e facoltà di Architettura (Marco Cadinu), a dare risposte ai bisogni di conoscenza di archeologi e storici, ma anche alle esigenze di riqualificazione del quartiere di Marina, anticamente detto de Lapola.
Gli obiettivi della storia e dell'architettura si coniugheranno infatti con la finalità di dare alla città, in un'area chiave perché a ridosso del porto, del mare e delle vie del commercio, un centro pulsante di aggregazione e promozione turistica. Il recupero delle strutture superstiti consentirà di destinare nuovi spazi museali e di aprirli su una piazza pubblica, fruibile da visitatori e residenti.
Manuela Arca