Ecologisti soddisfatti dopo l’annuncio del Comune della ripresa dei lavori al parco archeologico
Via ai lavori al parco di Tuvixeddu: esulta anche Lagambiente. Gli ecologisti giudicano positivamente la riapertura del cantiere per la manutenzione e il recupero della zona archeologica di Tuvixeddu, compresa tra via Falzarego, il catino ed il villino Mulas. L’avvio dei lavori nella necropoli punica, fa il paio col recente annuncio della Soprintendenza Archeologica dell'apertura di un cantiere (finanziato con 300 mila euro dal Ministero dei Beni Culturali) finalizzato al recupero della tomba romana di Caius Clytius Rubellius nell'area di Tuvixeddu e con un ulteriore stanziamento (anche questo già annunciato) di 300 mila euro per la tomba delle spirali (nell'area del cantiere Cocco). Il presidente di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana, ritiene che il recupero del comparto archeologico costituisce una componente rilevante del futuro grande parco paesaggistico-archeologico che dovrà comprenderenella sua interezza il sistema collinare Tuvixeddu- Tuvumannu, «infatti », spiega, « la questione Tuvixeddu- Tuvumannu va affrontata nella sua complessità». La posizione di Legambiente è vicina a quella del Gruppo di Intervento giuridico che esulta per la riapertura del parco, dopolo stop imposto nel2008dalla Procura, Di tutt’altro avviso invece Italia Nostra che, per bocca di Maria Paola Morittu, hadefinito «vecchio e inadeguato » il progetto per il parco archeologico. Secondo la Morittu la necropoli avrebbe avuto bisognodi unprogettomenoimpattante in grado di «far parlare i luoghi» e che rispettasse la destinazione d’uso originaria (un cimitero). Il Comune, dopo il sì delle due Soprintendenze (espresso dalla direzione regionale dei Beni paesaggistici), potrà aprire il cantiere entro novembre. Saranno recuperati gli scavi e la necropoli sarà resa fruibile e messa in sicurezza.