Tuvixeddu
di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it
Entro la fine del mese riprendono i lavori a Tuvixeddu. Dopo cinque anni di abbandono il Comune ha deciso di dare una smossa alla travagliata nascita del parco archeologico del colle punico. Erano stati realizzati i sottoservizi e alcune strutture per la gestione del parco, ma tra cause e ricorsi per gli interventi edilizi sull’altro versante del colle tutto è rimasto abbandonato. Il sindaco Massimo Zedda quando ha incontrato il presidente della Regione Ugo Cappellacci, per pianificare gli interventi rilevanti da realizzare in città, aveva chiesto una corsia peferenziale per riprendere i lavori interrotti a Tuvixeddu. Anche Cappellacci si era trovato d’accordo e l’intervento sul colle è stato considerato prioritario.
L’INCONTRO IN COMUNE Ieri mattina in Municipio c’è stata una conferenza di servizi a cui hanno partecipato tutte le parti in causa: Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, la Soprintendenza per i beni archeologici, l’Ufficio tutela del paesaggio, l’as - sessorato regionale alla Cultura e il direttore generale del Comune. Tutti i partecipanti hanno dato parere favorevole all’accelerata chiesta dal sindaco per la riqualificazione del parco archeologico di Tuvixeddu. Gli interventi concordati ieri partiranno entro la fine di ottobre. I primi lavori riguarderanno la pulizia e lo sfalcio delle folte erbacce cresciute liberamente nell’area, poi verrà curato il verde e saranno ripulite le aree delle tombe alla luce del sole. Nel frattempo partiranno anche i lavori per completare il Centro servizi e l’accesso al futuro parco alla fine di via Falzarego. Per quanto riguarda i sotto servizi dell’area durante la conferenza di servizi è stato deciso di completarli dove necessario e recuperare gli interventi già realizzati e deteriorati dopo anni di abbandono. Dopo l’ac - cordo di programma del 2000 alla ditta Coimpresa fu permesso di edificare sul versante di via Is Maglias mentre il Comune si sarebbe dovuto occupare della viabilità e della realizzazione del parco verde e di quello archeologico. Nel 2003 sono stati approvati i progetti di lottizzazione della Coimpresa, proprietaria di quasi tutta l’area di Tuvixeddu, che ha ceduto al Comune i terreni per gli interventi di viabilità, parcheggi e tutti i servizi per la realizzazione del parco. Ma i lavori intorno alle tombe puniche non hanno mai avuto vita facile e l’intervento è stato cominciato e abbandonato. La querelle tra l’im - presa e la Regione va avanti da anni, da quando tutto si è fermato sono stati realizzati alcuni edifici lungo via Is Maglias e un tratto incompleto di strada lungo Tuvumannu. Mentre il collegio arbitrale esamina gli spinosi rapporti tra Coimpresa e Regione, il Comune ha deciso di andare avanti, riprendere e completare gli interventi di sua competenza. E i lavori dovrebbero partire entro ottobre ..
INDAGINI PERITI E TAR ALL’OPERA SUL CASO
Il perito nominato dal collegio arbitrale sta valutando se Coimpresa ha subito danni economici dai blocchi imposti dalla Regione e, nel caso, a quanto ammontano. Si tratta della Deloitte Advisory, che esaminerà il caso per conto del collegio arbitrale, mentre i legali della Regione hanno chiesto la consulenza della Kpmg Advisory e Coimpresa si è rivolta alla società di consulenza Pricewaterhousecoopers. Nel frattempo vanno avanti le carte sui tavoli del Tar contro i vincoli del “Complessso minerario industriale di Tuvixeddu”. Contro la decisione del minstero per i Beni e le attività culturali e della Sopreintendenza di vincolare un area del colle avevano presentato ricorso sia il Comune sia Coimpresa. Ma, poco dopo l’insediamento di Zedda, il Comune aveva rinunciato e si era smarcato da Coimpresa, il cui ricorso è andato avanti. E il Tar il 23 settembre ha chiesto tutta la documentazione necessaria al ministero per valutare il caso, la prossima udienza è fissata per il 29 febbraio 2012.