TEATRO
Sì, va bene, il palco piange, ma intanto fioccano le rassegne teatrali. Cedac, quasi al via, Teatro Stabile della Sardegna, partita, Cada Die, Crogiuolo e tanto altro. Ora si avvicinano al nastro di partenza anche le multiformi attività del Teatro Stabile di Innovazione e Ricerca Akròama. Stagione del Teatro contemporaneo, Famiglie a Teatro (in due tranches, autunnale e primaverile), cartelloni ad hoc per le scuole elementari e superiori, «circa cento appuntamenti nell’arco di sei mesi», ha specificato Lelio Lecis, regista, direttore artistico, da sempre anima di Akròama. Societas Raffaello Sanzio, Carmelo Bene, Magazzini, Living Theater, sono solo alcuni, prestigiosi, nomi della scena teatrale nazionale ed internazionale che hanno calcato il palcoscenico del Teatro delle Saline, a Cagliari, domus ormai familiare della Stagione del Teatro Contemporaneo. Che giunge all’edizione numero trenta, finanziata da Regione, Mibac, Assessorato regionale del Turismo e Fondazione Banco di Sardegna. «Certo, un grazie agli enti, ma se esistiamo è perché il pubblico in tutti questi anni ci ha sempre seguito», ha sottolineato Lecis. OTTO SPETTACOLI ALLE SALINE Allora, otto spettacoli, da novembre a febbraio 2012. Si parte il 3 del prossimo mese, alle 21, con una pièce di denuncia, dai contenuti forti, “Suicidi?”, di e con Bebo Storti (ricordate il “gialappo” conte Uguccione? E’ un ottimo attore teatrale), tratta dal libro del giudice cagliaritano Mario Almerighi. Era Tangentopoli, si indaga su tre sospetti suicidi: Castellari, direttore generale degli affari economici del ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni, Cagliari, presidente dell’Eni, e Gardini, leader della Montedison. Spettacolo coraggioso. Il 10 e 11 novembre una produzione Akròama firmata Lecis. Messinscena fra solitudine e malinconia di un’oscura commessa di polleria, che si diletta a recitare nel ruolo di Ecuba, nel disperato bisogno di essere guardata. Intrigante. Lea Karen Gramsdorff, attrice anche di cinema e tv, la protagonista. Si prosegue (24 e 25 novembre) con “La casa di Bernarda Alba”, da Lorca, dell’Effimero Meraviglioso. A dicembre (8 e 9) Shakespeare, con il “Sogno di una notte di mezza estate” allestito dal Teatro Libero Palermo. Eterni (gli autori). Il nuovo anno (19 e 20 gennaio) si aprirà con il ritorno di Vladimir Luxuria con “Stasera ve le canto”, un viaggio tra alcune delle canzoni più belle della musica italiana, e non, e stralci autobiografici, fra spettacolo e impegno politico. Intelligente. “C'era un sacco di gente, soprattutto giovani” è il titolo dello spettacolo messo in scena dalla compagnia Teatro Sassari (2 e 3 febbraio). Il 16 e 17 sarà la volta dello Young Club con “Panico in appartamento” diretto da Elisabetta Podda, storie imprevedibili di condominio. Reale. La stagione si eclissa con “Alice nel paese delle meraviglie”, da Carroll, produzione di Akròama, ancora per la regia di Elisabetta Podda, (23 e 24 febbraio). Vivace e originale (riscrittura). Da segnalare “L’ospite ”, spettacolo di Simeone Latini e Nunzio Caponio fra dramma bosniaco e realtà italiana, in scena la prossima primavera. Utile per riflettere. Intanto anche Origamundi ha presentato la sua rassegna, 1000Piani, il teatro contemporaneo in relazione ai diversi linguaggi delle arti. Location, Sale delle Mura, Ghetto, Cagliari. Due le produzioni della compagnia cagliaritana: “Flusso”, dal 17 al 21 ottobre, una riflessione su uomo e ambiente, con le installazioni di Raffaello Ugo, e “Mammuscone ” ( 27 e 28 ottobre), che ripercorre alcune leggende della tradizione mitica e fiabesca in lingua sardo-campidanese. Etnoteatro. Ancora. La pièce “Donne dell'underground” (4 e 5 novembre), diretta da Marta Proietti Orzella, brevi monologhi brillanti, tratti da Benni, Atzeni, Copi, di donne “ai margini”, e, il 10 e 11 novembre, Mechanic World, di Spaziomusica, con i Modular Quartet, spettacolo di musica classica contemporanea. Interessanti. Chiude la compagnia milanese del Teatro La Madrugada, (17 e 18 novembre), con lo spettacolo “L’affare Danton”, una lucida riflessione su tutti i paradossi tragici della rivoluzione in Europa a partire da quella francese del 1789. Attuale, attualissimo. Massimiliano Messina