Tuvixeddu
Bene la riapertura del cantiere per il parco archeologico di Tuvixeddu, che era fermo da ormai cinque anni per volontà della precedente amministrazione comunale di centrodestra, ma ora stop alla costruzione delle residenze sul colle punico. «L’associazione - ha spiegato il suo presidente, Vincenzo Tiana - facendosi ancora una volta interprete della volontà delle migliaia di persone che hanno partecipato alle numerose iniziative promosse dalla Legambiente per favorire la conoscenza di un’area il cui grande pregio, auspica che il positivo segnale, che mette l’accento sui valori culturali di Tuvixeddu, induca al blocco della trasformazione edificatoria. Speriamo d’ora in poi di sentire solo notizie rivolte alla valorizzazione dei beni culturali». Beni culturali che secondo Legambiente sono «una componente rilevante del futuro grande parco paesaggistico–archeologico che dovrà comprendere nella sua interezza il sistema collinare Tuvixeddu-Tuvumannu. Infatti la questione Tuvixeddu-Tuvumannu va affrontata nella sua complessità. Abbiamo più volte sollecitato la Regione ad ottemperare al pronunciamento contenuto nella sentenza in cui il Consiglio di Stato si è pronunciato in favore del ricorso di viale Trento concernente il vincolo paesaggistico e della tutela integrale, nell’applicazione del Codice del paesaggio operata dal Ppr, con l’inserimento dell’area Tuvixeddu-Tuvumannu. In quella sentenza il Consiglio di Stato mantiene quanto prescritto dal Piano Paesaggistico Regionale e dispone l’apertura di un’intesa tra Comune e Regione, con il necessario coinvolgimento del Ministero dei Beni Culturali, per la regolamentazione definitiva