Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Salmonella nelle cozze di Santa Gilla

Fonte: L'Unione Sarda
17 ottobre 2011

L'ordinanza comunale
 

Le analisi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale sono chiare: le cozze allevate nella zona sud della laguna di Santa Gilla sono a rischio-salmonella. I laboratori della Regione infatti hanno trovato in un campione prelevato il 4 ottobre la presenza del bacillo, che può causare il tifo e le «salmonellosi minori».
Così giovedì scorso il sindaco Massimo Zedda ha ordinato la depurazione obbligatoria per i molluschi raccolti nel versante sud di Santa Gilla.
A marzo invece le analisi avevano evidenziato la contaminazione da Esherichia coli. Un inquinamento che ha spesso costretto l'amministrazione comunale a provvedimenti «cautelari» per evitare la vendita di cozze inquinate. Una costante negli ultimi anni: a febbraio 2010 gli esami biochimici avevano fatto emergere diverse anomalie sulle cozze allevate oltre il ponte della Scafa, nel canale esterno che guarda verso il mare aperto, mentre gli esami di laboratorio avevano confermato la salubrità delle cozze cresciute all'interno dello stagno. La causa dell'inquinamento quella volta venne attribuita alle piogge. Come molte altre volte: i temporali hanno sempre trasportato rifiuti e liquami nella laguna dai terreni circostanti. Che spesso sono delle piccole discariche abusive. Un tempo i colibatteri e coliformi fecali finivano sul rio Mannu e Rio Cixerri prima del collegamento definitivo di Assemini al depuratore del Tecnocasic di Macchiareddu.
Altre volte a causare l'inquinamento all'interno della laguna è stato lo scirocco: il vento da sud est ha portato nello stagno liquami provenienti dal porto. Ma non mancano gli scarichi abusivi e le contaminazioni dei rifiuti abbandonati ai bordi dello specchio d'acqua. Le acque di Santa Gilla rientrano nella categoria A (i mitili quindi non devono essere sottoposti alla stabulazione) e questo ha sempre creato più di un problema: in passato, per via dell'inquinamento, la vendita è stata vietata o subordinata ai trattamenti negli stabilimenti specializzati.