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Il provvedimento era nell'aria (era stata l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni a ipotizzarlo) e ora è ufficiale: il Come ha revocato l'affidamento della chiesetta aragonese all'associazione I Sardi. Mercoledì scorso, con una determinazione del dirigente Serenella Piras, il servizio Cultura e spettacoli ha così annullato la convenzione stipulata a settembre del 2010. Ecco i motivi elencati nel documento: I Sardi avrebbero violato alcune clausole dell'accordo, come l'apertura della chiesetta al pubblico. La struttura sarebbe stata chiusa per diversi giorni nella settimana dal 12 al 17 luglio e i 6 e 7 settembre, senza darne comunicazione. In più l'associazione non avrebbe presentato la relazione trimestrale sull'attività svolta in via Pietro Leo e non avrebbe svolto nessuna attività culturale o didattica prevista nella convenzione. L'associazione in realtà ha contestato le note con cui il Comune faceva notare le violazioni della convenzione. Ma, come si legge nella determina, «le eccezioni rappresentate» nelle email spedite il 23 e 28 settembre «sono state ritenute irrilevanti». ( m.r. )