VIABILITÀ. CONTESTATA LA SCELTA DELL’ANAS DAL SINDACO CAPPAI. FAVOREVOLE L’ASSESSORE CONI
Scontro tra il Comune di Selargiusequello diCagliariperlasoppressione( inviasperimentaleefino al 30 novembre prossimo) del semaforosullastrada554all’altezza del bivio di Is Corrias. Ieri gli operai dell’Anas si sono messi al lavoroperposareunospartitraffico che, nelle intenzioni del gestore della rete stradale, dovrebbe contribuire a ridurre le lunge code che si creano da e per Cagliari nelle ore di punta. L’operazione si è svolta sotto l’occhio attento della polizia e dei vigili e sotto lo sguardo non proprio contento di alcuni residenti. La decisione dell’Anas non piace per niente al primo cittadino di Selargius: GianFrancoCappaiè arrivato sul posto per verificare la sicurezza della strada e per ascoltare i cittadini presenti. «La soppressione del semaforo aumenta i pericoli – afferma – non si può privilegiare velocità di percorrenza a discapito della sicurezza. In più si creeranno difficoltà per gli automobilisti che transitano in via Is Corrias e per quelli che arrivano dalla parte opposta (Su Pezzu Mannu) ».Ilsindaco,cheinquestigiorni ha sollevato il problema con una lettera al Prefetto e all’Anas ricorda che gli automobilisti che dall’hinterland devono entrare a Is Corrias dovranno allungare il percorso di circa tre chilometri: «untrattononbreve in termini di tempo se si considera il traffico». Semprenellagiornatadiieri,subito dopo una riunione di Giunta con il sindaco Zedda, anche l’assessore cagliaritano al traffico Mauro Coni ha deciso di andare sulla554averificarelasituazione. La sua analisi, numeri alla mano, è diametralmente oppostarispettoaquella diCappai:«nelle ore di puntagliautomobilistichetransitano dritti nelle due direzioni sono 3300 - spiega - a fronte di una quarantina che arrivano o vanno verso Su PezzuMannue dei circa 350 che transitano all’incrocio di IsCorrias.Spessolecodesonotalmente lunghe che, da quel semaforo, arrivano fino all’altezza del pontecheportaallaCittadellauniversitaria diMonserratoconattese di oltre 15 minuti. La deviazionedipochichilometrichedovranno fare alcuni farà invece perdere solo poco tempo». Naturalmente anche Coni considera la questione della sicurezza: «Dipende soprattutto dalcomportamentopiù o meno corretto di chi guida». Carla Etzo