La municipalità di Pirri rivendica la vocazione sociale storica dello spazio di via Italia «La vocazione identitaria deve tener conto della funzionalità sociale de La Vetreria». C’è scritto così nel documento approvato ieri sera dal Consiglio municipale di Pirri che ha scelto di stare dalla parte dei suoi concittadini sposandoun ordine del giorno che non tiene conto del parere della Giunta comunale. È stato infatti votato il documento che fa sue le istanze raccolte nelle assemblee pubbliche e che smentisce la delibera 186 del 22 settembre 2011 della Giunta Zedda che voleva fare de La Vetreria un polo teatrale, perdendo così la sua vocazione sociale. Cada Die Teatro, intanto, non rilascia dichiarazioni, né risponde agli attacchi del Presidente di InMediaArte Andrea Campurra, gestore dello spazio dal 2003a oggi. Campurra durante la conferenza stampa di mercoledì mattina ha annunciato di aver inviato un esposto alla Procura per avere chiarimenti riguardo la delibera che attribuisce alla Vetreria una caratterizzazione tutta teatrale, privandola della polivalenza che attualmente ha, quella di centro di aggregazione sia culturale che sociale. Negli anni ‘90 la Vetreria fu ristrutturata grazie a un finanziamento europeo che avrebbe dovuto consentire alla cittadinanza di fruire di uno spazio ampio dove poter svolgere più attività, coinvolgendo più fasce di popolazione. Secondo Andrea Campurra questa delibera non permetterebbe alla sua associazione come a tante altre, di partecipare al prossimo bando annunciato dall’Assessore alla Cultura Enrica Puggioni. Che, otto giorni dopo la delibera, quando la Giunta aveva già detto la sua,ha partecipato all’assemblea pubblica del 30settembre dove la popolazione di Pirri ha chiaramente affermato di non essere d’accordo con quella disposizione, perché per i cittadini La Vetreria non può essere solo un centro teatrale. La pensa così anche Luisella Ghiani, la sua maggioranza e l’opposizione, che ieri sera infatti durante il Consiglio municipale di Pirri, hanno approvato compatti un ordine del giorno che stabilisce ciò che i pirresi nelle assemblee pubbliche hanno sempre dichiarato: La Vetreria deve essere espressione di tutte le realtà presenti nel territorio. «Ben vengano i teatri e tutte le esperienze culturali che il centro può accogliere, ma non permetteremo che lo spazio perda la sua polivalenza», ha detto Pierpaolo Giambelluca, consigliere di maggioranza del Pd. Luisella Ghiani è molto ferma: «Noi non ci intromettiamoin questioni che sono esclusivamente dei privati ma riteniamo che Pirri come tutte le altre aree presenti a Cagliari abbia il diritto di avere una razionalizzazione degli spazi comunali. Questo da noi non si è ancora verificato, La Vetreria non può essere solo un polo teatrale se non abbiamo ancora pronti gli altri spazi che potrebbero accogliere le attività dei più anziani o dei più giovani ». Nonla pensano diversamente i consiglieri di Sel: «Noi riconosciamo la vocazione teatrale de La Vetreria ma non siamo disposti a privare il centro della sua polivalenza, perché i cittadini non hanno bisogno solo diun teatro», ha spiegato Marco Chillotti, presidente della commissione Attività culturali. È stata ribadita nel documento anche la necessità che il bando debba tener conto del fatto che chi prenderà in gestione gli spazi debba offrire occasioni occupazionali per la popolazione del territorio. Claudia Sarritzu