Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

GUERRA PER LA 554

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 ottobre 2011

 

L’Anas vieta gli accessi sulla Statale la Regione la declassa: strada urbana

 

400 Un progetto da 400 mila euro potrebbe risolvere il problema degli accessi sulla Carlo Felice. La prossima settimana vertice nella sede dell’Anas. 1 Il progetto aspetta da un anno di essere valutato dall’Anas, dopo avere già ottenuto l’ok del Cacip.

 

 

TAR Il 19 ottobre al Tar si aprirà l’udienza per il caso Acentro. Poco più di un mese fa l’Anas ha chiuso alla concessionaria l’accesso sulla 131, per motivi di sicurezza  

 

L’ALLARME Decine di attività produttive rischiano di chiudere i battenti. Un’ordinanza dell’Ente intima ai proprietari la messa in sicurezza degli ingressi. La Regione prepara un controdecreto

Chiudere tutti gli accessi privati sulla 554, per motivi di sicurezza. È il programma dell’Anas, che in questi giorni sta recapitando a tutti i proprietari di fondi con ingresso sulla Statale le ordinanze che intimano la messa in sicurezza degli accessi. Una storia già vista con la concessionaria di auto Acentro che il 30 agosto si è vista sbarrare dagli operai dell’Anas lo storico ingresso sulla 131. Decine di proprietari, che sui quei fondi hanno da sempre le loro attività artigianali e commerciali, allarmati si sono rivolti alle varie associazioni di categoria, e dall’Assoin - dustriali è nata una soluzione che taglierebbe la testa al toro: declassare la 554 da strada statale a arteria urbana a scorrimento veloce. In questo modo cadrebbero tutte quelle norme di sicurezza cui si sta appellando l’Anas per contestare gli accessi sulla quattro corsie. Il discorso sarebbe valido anche per l’ultimo tratto della 131, quello che immette a Cagliari.

 

NELLE MANI DELLA REGIONE La richiesta di Confindustria è ora nelle mani della Regione, l’unico ente che ha la facoltà, in quanto proprietario, di modificare la tipologia delle strade. La decisione da prendere non è delle più semplici, e l’osta - colo principale è di tipo economico. Se la 554 non sarà più una strada statale, la gestione non potrà più essere dell’Anas, ma passerebbe in capo alla Regione, che a sua volta dovrebbe demandarla alla Provincia o ai Comuni attraversati dall’arteria stradale. E qui potrebbero sorgere i problemi, perché i vari enti locali dovrebbero accollarsi le costose spese di manutenzione di ogni tratto della 554 che ricade all’interno del loro territorio. Serviranno quindi nuove risorse, e per Comuni e Provincia, i tempi non sono dei migliori per reperire ulteriori denari. Se la 554 non dovesse essere declassata a strada urbana, per le decine di attività produttive che hanno i loro ingressi sulla statale, resterebbero poche speranze per potersi opporre alle ordinanze dell’Anas, che impongono la chiusura degli accessi per motivi di sicurezza. L’unico appiglio potrebbe essere una circolare del ministero dell’Interno, datata 20 agosto 1997. Il documento spiega che nel caso di vertenze come quelle che si sono aperte fra l’Anas e i privati, devono essere fatti salvi i diritti acquisiti da situazioni preeesistenti. Quasi tutti gli accessi ai lotti privati che si affacciano sulla 554 e sulla Carlo Felice, esistono da parecchi anni, e mai finora l’Anas si è posto il problema della sicurezza di tali ingressi. Nel corso degli anni la Statale 554 si è praticamente urbanizzata e appare difficile continuare a considerarla una strada extraurbana.

 

LA STATALE 131 I problemi che l’Anas sta sollevando per la sicurezza sulla 554, sono un copione già visto un mese fa per la 131. A farne le spese è stata la concessionaria automobilistica Acentro, che si è vista chiudere l’accesso dalla superstrada, murato dall’Anas con il guard rail, dal giorno alla notte. Su quel provvedimento Acentro ha presentato un ricorso al Tar: in prima battuta il Tribunale amminstrativo regionale ha respinto la richiesta di sospensiva, ma ora i giudici dovranno entrare nel merito del ricorso e emettere una sentenza. La prima udienza è in programma per la prossima settimana. Ma gli eventi potrebbero superare le decisioni del Tar. Lunedì negli uffici dell’Anas è stata convocata una riunione con il Comune di Cagliari, il Cacip e i privati per discutere di un progetto che giace da un anno nei cassetti della burocrazia, e che risolverebbe il problema degli accessi privati sulla 131, in prossimità del capoluogo. Si tratta di un progetto messo a punto dalle aziende che sono interessate a risolvere il problema e dall’Associazione degli industriali, che si sono avvalsi della consulenza dell’ingegner Michele Caredda. Il progettista ha formulato una soluzione che, con una spesa stimata intorno ai 400 mila euro, consentirebbe di bypassare il probelma mettendo in sicurezza tutti gli accessi ai fondi privati. Il piano prevede la costruzione di corsie complanari prima del sottopasso che dalla 131 immette alla 554, in area Cacip, in modo da permettere l’ingresso e l’uscita dai lotti delle aziende che operano in zona, Acentro compresa. Il progetto, ultimato circa un anno fa, era stato approvato dal Cacip, e aspettava il giudizio dell’Anas. Era finito nel dimenticatotio dopo che il tavolo di concertazione avviato a suo tempo fu disertato dai soggeti coinvolti. Ora quella soluzione è tornata d’attualità, tanto che gli stessi privati, per accelerare i tempi, potrebbero essere disposti ad anticipare le somme necessarie all’esecuzione dei lavori. All’incontro di lunedì parteciperà anche il Comune di Cagliari, e non sarà l’unico vertice convocato per affrontare il problema sicurezza sulla 131 e sulla statale 554. Sempre la prossima settimana l’assessore comunale al Traffico, Mauro Coni, ha fissato un incontro per discutere la vertenza della 554, e cercare una soluzione condivisa e alternativa alla chiusura di tutti gli accessi sulla strada statale. Se l’Anas non dovesse tornare indietro, forte delle norme dettate dal Codice della strada, per decine di attività produttive che si affacciano su quell’arteria potrebbere significare la fine degli affari. Resterebbe sempre la mossa della Regione, suggerita dagli industriali: declassare la 554 e l’ultimo chilometro della 131 a strade urbane a scorrimento veloce, tagliando fuori l’Anas. Vincenzo Garofalo