MUNICIPALITÀ. Il polo teatrale non convince molti consiglieri
Chiesti più spazi per giovani e anziani
Il bando per l'affidamento dell'ex Vetreria deve prevedere che la struttura svolga la funzione di centro culturale, teatrale e sociale, e deve coinvolgere il territorio di Pirri anche in termini occupazionali. Il documento approvato ieri dal Consiglio della Municipalità è chiaro: il centro comunale di via Italia non può essere esclusivamente un polo teatrale così come previsto dalla delibera della Giunta cagliaritana dello scorso settembre.
«È fondamentale mettere in risalto l'interesse sociale del sito - dice Giorgio Cabras (Sel) - nelle assemblee pubbliche che si sono svolte è risultata chiara la carenza di strutture per giovani e anziani».
Manuela Collu (Riformatori) è dubbiosa sulla delibera dell'esecutivo cittadino: «Se l'ex Vetreria diventasse solo un polo teatrale si cambierebbe la natura del centro, questa decisione va contro le esigenze della comunità pirrese». Perplessità anche dal Pd. «Prima di quella delibera - dice Maurizio Megna, presidente della commissione Servizi sociali - la Giunta avrebbe dovuto sentire l'opinione nostra e dei cittadini, perchè se il teatro è importante, ci sono anche altri settori della cultura e l'aspetto sociale, che sono altrettanto fondamentali». Salvatore Cuboni (Pdl), ha dubbi sul fatto che il centro culturale potrà mantenersi solo grazie al teatro, e anche Loredana Lai (Pdl) non è convinta: «Gestire l'ex Vetreria richiederà uno sforzo economico non indifferente, spero saranno scelte le persone giuste per portare avanti la struttura. E poi mi auguro che non vengano mandati via i lavoratori che prestano servizio attualmente all'interno del centro». (p.c.c.)