CONSIGLIO. Ieri in aula la discussione sulle linee guida esposte dal sindaco
Farris (Pdl): «Zedda ha regalato 41 abbonamenti»
«Il sindaco ha una doppia morale», dice senza alzare il tono Giuseppe Farris . E poco dopo il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale spiega anche il perché: «Ha elargito 41 abbonamenti dello stadio ad altrettanti ospiti». È l'accusa che fa svegliare un po' tutti dal torpore in cui si era impantanata l'aula ieri sera, durante la lunga - quasi otto ore - discussione sulle linee programmatiche esposte due settimane fa da Massimo Zedda e approvate in serata. Nell'elenco dei «beneficiari» ci sono «persone del suo staff», come dice Farris, rappresentanti delle istituzioni e altre personalità cagliaritane. Ex sindaci. Rappresentanti di istituzioni o enti controllati dal Comune. Il primo cittadino però, nelle repliche di fine serata, ha preferito non rispondere all'ex assessore al Personale della Giunta Floris. Ha preferito semmai «interloquire» con il consigliere dei Riformatori e candidato a sindaco Massimo Fantola , il primo ad aver parlato ieri mattina a Palazzo Bacaredda. Fantola ha analizzato il programma di Zedda, muovendo alcune critiche: «Il sindaco fa riferimento alla crisi internazionale. Io aggiungo che la crisi non si è ancora manifestata in tutta la sua gravità. E in un momento come questo avrebbe dovuto individuare come tema centrale quello dello sviluppo economico. Invece si è limitato a criticare l'operato della vecchia amministrazione. Ecco perché la sua relazione mi ha deluso profondamente. È un'occasione mancata».
Il capogruppo del Pd Davide Carta ha sottolineato «le condizioni in cui abbiamo trovato il Comune» e ha poi elencato: «Mancava il Pul, la macchina amministrativa sembrava ferma agli Anni 80, non c'erano politiche per lo sviluppo». E per il futuro? «Serve più attenzione alle società controllate e partecipate, più trasparenza. Non vogliamo vedere mai più società fantasma come l'Ask o come la Scuola civica di musica che ha fatto tutto e il contrario di tutto». Mondo Perra , (gruppo Socialista - Meglio di prima non ci basta) ha invece chiesto di dare alla città «una precisa identità turistica. Dobbiamo dare un'emozione a chi viene a visitarci». Secondo Anselmo Piras (Ancora per Cagliari), ha riempito il programma «con le critiche alla precedente amministrazione» e poi ha aggiunto, riferendosi al ricorso al Tar sulla presunta “anatra zoppa”: «Tra un anno potrebbe esserci una maggioranza diversa». Tesi sostenuta anche dal capogruppo dei Riformatori Alessio Mereu («non è detto che questa maggioranza duri cinque anni»). Critico anche Gianni Chessa dell'Udc («a questo programma manca il “cazzotto”, non c'è una visione della città»), mentre Giovanni Dore (Idv) ha apprezzato la «trasparenza» e Sergio Mascia (Sel) l'attenzione all'ambiente e al trasporto pubblico. ( m.r. )