Il ruolo dell'opposizione in Consiglio
Anthony Muroni
Avete presente l'effetto di una secchiata di acqua gelata ricevuta in pieno volto? Può risvegliare dal torpore o causare uno choc opposto, assimilabile a una paralisi. Quattro mesi sono pochi per dire quali siano le conseguenze patite dal centrodestra cagliaritano, anche se le avvisaglie sembrano far propendere per la seconda ipotesi.
La netta sconfitta del blocco che sosteneva Massimo Fantola, battuto sonoramente al ballottaggio da Massimo Zedda, è coincisa con la fine di un'epoca durata vent'anni e contrassegnata dai lunghi governi di Mariano Delogu ed Emilio Floris. Ora si tratta di fare opposizione. Vero è che per svolgere al meglio questo ruolo - la tesi nella passata consiliatura era del capogruppo del Pd - occorre avere una controparte (la Giunta comunale) che prenda decisioni, programmi e proponga. Abbiamo già detto che Zedda, per ora, ha saputo conquistare la ribalta mediatica e ha operato nella direzione dei tagli ai privilegi della politica e della maggiore trasparenza amministrativa. Ma ancora poco sembra aver fatto per prendere di petto i problemi quotidiani dei cagliaritani.
E la minoranza? Fin qui si è distinta per essersi divisa già nelle prime sedute del Consiglio comunale, persino nella presentazione del ricorso sul caso “anatra zoppa”. E poi per aver denunciato che il sindaco avrebbe copiato alcuni passi delle sue dichiarazioni programmatiche. Un po' poco, anche se qualcosa stiamo certamente dimenticando.
La sensazione è che manchi un'idea di città alternativa, che non ci sia grande convinzione nemmeno nel difendere i progetti che l'ex sindaco Floris aveva portato avanti nel suo ultimo quinquennio. È mancata, ad esempio, una mobilitazione sull'accantonamento - deciso dall'attuale Giunta - del parcheggio multipiano di via Roma e dell'idea stessa di grande piazza sul mare, antistante la palazzata di via Roma. Le possibilità sono due: o quel progetto veniva ritenuto sbagliato anche dall'attuale opposizione di centrodestra o manca la voglia di contrastare organicamente la visione della maggioranza. Ai signori della minoranza l'ardua sentenza.