PIRRI. PROGETTI PER IL FUTURO DELLO STORICO SPAZIO TRA VIA ITALIA E VIA AMPERE
Quanto costa gestire un teatro? E un intero “Polo Teatrale con forti valenze sociali”? E' la querelle fondamentale intorno a cui si gioca il futuro dell'ex Vetreria di Pirri a Cagliari, luogo di forte connotazione – se non vocazione - “culturale” attraverso il teatro di ricerca del Cada Die con la Scuola di Arti Sceniche, spettacoli e rassegne quindi – e negli anni si sono alternati Tadeusz Kantor e Antonio Neiwiller –ma anche laboratori per bambini, adolescenti e anziani. E da sei anni la “convivenza” con la cooperativa La Carovana che porta avanti un progetto rivolto proprio all' età più difficile, l'adolescenza. Ispirazione a un teatro civile e “necessario” – con ospiti come Marco Paolini e Marco Baliani o Ascanio Celestini, il viaggio nella memoria per ricostruire la storia dei bombardamenti del '43 portato avanti da Pierpaolo Piludu; il progetto “Migranti” di Alessandro Mascia che mescola sensibilità diverse e diversabilità; le mises en scène di Giancarlo Biffi,MauroMou,Silvestro Ziccardi e Alessandro Lay e gli altri artisti dello storico ensemble. Negli anni l'ex Vetreria – spazio riconquistato, “occupato” (in accordo con l'ASPIS- Associazione per le Politiche Intercomunali e Sociali), ristrutturato e trasformato con palcoscenico e sedie in luogo per “eventi” teatrali è diventato una “casa” («viviamo qui, anche se andiamo a dormire a Cagliari e Selargius», ricorda Biffi). Un' avventura artistica eumanache dura da vent'anni e ha impresso un segno forte, nell'immaginario, sull'ex Vetreria: fin qui è storia, mentre il futuro, con i prossimi bandi del comune sarà tutto da scrivere. Unica certezza: sarà un Polo Teatrale con forti valenze sociali. Ma chi e come lo gestirà resta da vedere. Il Cada Die Teatro “forse” parteciperà (compatibilmente con canoni e gestione) e forse altri “attori” competeranno, in un'auspicabile «libera concorrenza di idee» sottolinea Biffi, in «trasparenza ». Fondamentali però i tempi: «per organizzare un'attività teatrale servono mesi, non si improvvisa». E intanto, in attesa dei bandi, necessariamente, “the show must go on. Anna Brotzu