La proposta
Ci aveva provato quando era presidente della circoscrizione del centro storico, «ma allora per questioni politiche ho trovato un blocco in Comune ». Gianfranco Carboni torna alla carica: vuole che lo spiazzo sopra i parcheggi dell’Apcoa, in viale Regina Elena, vengano ribattezzati sotto il nome di piazza Ernesto Che Guevara, in onore del medico argentino che portò la rivoluzione comunista a Cuba. Carboni conosce la procedura e ha già raccolto le firme. ne servono cento, lui ne ha molte di più, ma porterà quelle necessarie più una, la sua, all’attenzione del sindaco Massimo Zedda: «Lo farò il 14 ottobre», spiega. «Il 15 dello stesso mese del 1967 Fidel Castro fece sapere al mondo che il Che era morto in Bolivia, sei giorni prima ». La proposta deve passare in commissione toponomastica per l’approvazione. «Credo che sia una proposta condivisa», continua l’ex presidente, «i primi firmatari siamo io, Piero Carta e Vasco Cogotti, ma abbiamo coinvolto anche consiglieri regionali e comunali». Ma perché Cagliari dovrebbe avere un piazza intitolata a un rivoluzioraio sudamerica- no? «I motivi sono molteplici. Che Guevara era un idealista e in questi tempi chi era alfiere di un’idea deve essere ricordato. Poi non dimentichiamo che in città è stato fatto un uso politico della tiponomastica. La piazza del terrapieno è dedicata a un podestà, lo spazio verde accanto a piazza Trento porta il nome di un gerarca fascista. E per Emilio Lussu», continua Carboni, «sardo e padre del ardismo e della costituzione, c’è solo un’aiuo - la». C’è anche un motivo di decoro urbano, per Carboni: «Lo spazio sopra i parcheggi doveva essere dedicato allo sport, doveva ospitare campi. Invece è abbandonato. Così, forse, qualcuno troverà il modo di occuparsene». M.M.