COMUNE. Urbanistica
Stop all'assalto edilizio nell'area di Terramaini. La commissione Urbanistica del Comune ha espresso parere negativo su una delibera di Giunta (205, agosto 2010) formulata dalla vecchia amministrazione riguardante la Residenza del parco . La richiesta di modifica dello strumento urbanistico interessa un'area di circa 28 ettari che si trova sul lato sinistro di viale Marconi, (per chi procede dal capoluogo verso Quartu), di fronte alla sede di Videolina e a quello che un tempo era lo stabilimento Unilever dove si producevano gelati Algida. Nelle intenzioni dei proprietari dell'area il cambiamento dell'indice di edificabilità per la realizzazione di dodici palazzine e impianti sportivi.
I MOTIVI DEL NO «È una delle ultime grandi aree edificabili disponibili all'interno del perimetro urbano della città», spiega Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica. «La sua importanza è strategica, anche perché diventerebbe il punto di sutura tra l'abitato del capoluogo e quello di Monserrato, Quartucciu e Quartu, interessando un asse viario già sovraccarico come il viale Marconi. Simili aree necessitano di una pianificazione strategica, che tenga conto delle esigenze dell'area vasta e della necessità di limitare il consumo del territorio, in linea con il Ppr. Diversamente - aggiunge Scano - si corre il rischio di collegare un'area periferica ad altre aree periferiche, sommando problemi a problemi. In questo caso ci siamo trovati di fronte a una proposta di modifica del Puc che prevederebbe l'aumento delle volumetrie a fronte di vantaggi per l'uso pubblico piuttosto limitati».
RIQUALIFICARE L'ESISTENTE La commissione ha espresso parere negativo perché la filosofia della nuova amministrazione Zedda è quella di limitare al massimo il consumo del territorio, concentrando invece gli sforzi nella riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Insomma - afferma il presidente della Commissione - meglio riqualificare e abitare le tante case abbandonate del centro storico, piuttosto che costruire nuove lottizzazioni in aree ancora inedificate. Inoltre, l'edilizia sociale, con case a prezzi abbordabili, non trova risposte in questo piano». (a. a.)