Polizia penitenziaria, la Cgil accusa le istituzioni regionali per non aver difeso con forza la struttura di Monastir
«È uno schiaffo all’autonomia e uno spreco di soldi»
CAGLIARI. La scuola di Polizia penitenziaria di Monastir si appresta a chiudere, «nel silenzio assordante delle Istituzioni». È quanto afferma in una nota la segreteria della Funzione Pubblica della Cgi, che fa esplicito riferimento alla decisione assunta dalla Amministrazione Penitenziaria di chiudere la scuola di formazione a Monastir.
«È una struttura pienamente operativa e funzionante - scrivono Roberta Gessa e Sandro Dessì - in grado di realizzare corsi residenziali per circa 170 persone, dotata di tutte le risorse logistiche e strumentali per qualunque attività formativa, compresa l’aula informatica utilizzata per il conseguimento della patente europea, finanziati con i fondi strutturali. È una decisione sconcertante, specie se si tiene conto che la scuola di Monastir è in grado di diventare scuola di formazione per tutta la pubblica Amministrazione, come provato dai numerosi corsi di guida sicura destinati sia al personale dell’amministrazione penitenziaria e, attraverso una convenzione stipulata tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, e l’Asl 8 a tutti i conduttori delle autoambulanze presenti nella provincia consentendo in tal modo un risparmio sulle ingenti risorse utilizzate per viaggi e pernottamenti a Roma o in altre Città della penisola».
Secondo la Cgil, la dismissione della scuola non ha nemmeno una giustificazione economica se si considera quante risorse economiche l’Amministrazione Penitenziaria dovrà spendere per la formazione di tutto il personale che opera in Sardegna, che sarà costretto a recarsi nelle altre scuole della Penisola.
«Ma la chiusura della scuola determinerà anche un ingente danno economico sull’economia di tutto il territorio. È facile immaginare gli effetti sull’indotto che la presenza della Scuola produce sul territorio se si evidenzia che dalla sua costituzione (1983) ad oggi si sono formati nella scuola circa 4000 allievi, 1000 sottufficiali oltre alle migliaia di dipendenti dell’Amministrazione della giustizia e di altre Amministrazioni pubbliche».