LA STAGIONE. Presentato il cartellone: all’appello manca Nuoro. Carroni: «Solo 19mila euro destinati alla cultura»
Teatri della Contemporaneità nell'Isola in un circuito virtuoso che unisce Cagliari e San Sperate, Dorgali e Orosei, Serrenti e Serramanna, Ulassai, Lanusei e Tortolì: manca all'appello per la prima volta - nell'VIII edizione de “La Sardegna dei Teatri” - Nuoro, l'Atene sarda (un segnale contro la scelta temeraria di «destinare solo 19.500 euro alla cultura») ma non i suoi artisti. Nel ricco cartellone – dal 21 ottobre al 9 dicembre – accanto a Giulio Cavalli & Cisco, a Marco Martinelli e lo storico (mapur sempre d'avanguardia nel senso di una ricerca ininterrotta) Teatro delle Albe, a Babilonia, Sine Nominee Teatro Invito e al Cada Die, Il Crogiuolo eLa Maschera, ci sarà infatti il Bocheteatro, con il “Cantigos de s'ifferru” che traduce la DivinaCommediadi Dante nella lezione del Padre Paolo Monni e nel segno di Sergio Atzeni (e Francesco Masala, Michelangelo Pira) con l'esito scenico “Passavamo sulla terra leggeri”. Viaggio «in una Sardegna mitica e mutante» sottolinea l'attore e regista Giovanni Carroni, nel segno di quel «teatro politico perché va a indagare nel presente» evocato dal direttore artistico Giancarlo Bifficome tratto fondamentale e caratterizzante dei percorsi delle cinque compagnie isolane unite in quest'avventura. E del progetto, che guarda alle periferie per costruire la sua rete di saperi e consapevolezza attraverso linguaggi della scena e nuova drammaturgia: così se LaVetreria di Pirri a Cagliari farà da cornice a “L'ultima regia di Hoffmann Sandor” sullo sterminio degli ebrei in Ungheria e Le Albe ne “La canzone degli F.P. e degli I.M.” ovvero i felici Pochi e Infelici Molti descritti da Elsa Morante; al Comunale di Serrenti debutterà “Amici per la pelle” con lo stesso Biffi e l'eccelso polistrumentista Gavino Murgia, dopo “Una questione di vita e di morte” del Teatro Invito sul “caso” di Eluana Englaro. La fine e l'inizio sono il fil rouge della kermesse, con “The End” di Babilonia e “La colonna infame” manzoniana a far da contrappunto all'intenso “Laribiancos” di e con Pierpaolo Piludu sulla “grande guerra”; la fiaba teatral-musicale “Marea” e le “30mila paperelle in mare” di Sine Nomine Theatrum. Nella “Sardegna dei Teatri” c'è pure l'ironia di Nino Nonnis con “Pinter non l'avrebbe mai scritto”, la “Pop Star” di Babilonia e le “morti bianche” alla SARAS in “Lavorare Stanca” di e con Rita Atzeri tra “Storie clandestine” e una Not(t)e Migrante”. Anna Brotzu