Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

MOSTRA Burresk, le tempeste della vita

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 ottobre 2011

Un paesaggio di colori e impulsi come rappresentazione metaforica della vita reale. È “Burresk: scenografia di una tempesta”, mostra personale di fotografie digitali di Luca Troja, pittore e fotografo cagliaritano. Le foto vogliono trasmettere una forza invisibile ed impetuosa, che avvolge ogni elemento. La mostra è stata inaugurata lunedì e proseguirà fino al 18 ottobre alla Mediateca del Mediterraneo in via Mameli a Cagliari. Ventiquattro scatti, catturati tra Giorgino e Sant’Elia. Lo scopo è mettere in risalto il fascino di queste due zone dimenticate dalla città. «La mostra», spiega l’autore, «non è solo un confronto metaforico tra le emozioni e la tempesta, ma è anche una proposta divulgativa al fine di far conoscere due aree discriminate, mettendo in risalto il fascino di questi paradisi terrestri, ormai occultati dalla critica negativa della società contemporanea». Il ristorante I Sette Vizi, all’interno della MEM, ospiterà la mostra.

Le opere saranno visibili sui muri e attraverso ventiquattro monitor, installati sul soffitto del locale. Spazi, luci, giochi di trasparenze e grandi vetrate sono l’ideale cornice per fotografie di grande effetto. Vista e gusto si intrecciano in questa mostra da godersi con lo sguardo rivolto verso il cielo, verso la tempesta. Lampi che squarciano il cielo, mare agitato dalle onde, barche tirate in secca, con sullo sfondo il mare in burrasca. Sono questi alcuni dei soggetti ritratti, in un contrasto tra antico e moderno. La tempesta raffigurata in chiave simbolica e rielaborata in digitale.

Caratteristica peculiare, l’assenza del colore grigio. L’artista utilizza i moderni programmi di fotoritocco per inserire colori brillanti. Quasi per esorcizzare le paure ancestrali dei temporali e delle notti di tempesta, Troja utilizza colori estranei al contesto immortalato nella fotografia. Largo quindi ai blu, i rossi, gli azzurri, i verdi. La scenografia abbinata alla mostra comprende due barche da pescatore, dieci nasse, oltre a due ceste per il pesce e due cumuli di reti, messe a disposizione dalla Cooperativa Pescatori di Sant’Elia. Il materiale sarà posizionato ai due ingressi della Mediateca. L’inau - gurazione di lunedì sera ha visto la partecipazione di Tiziana Troja e Michela Sale Musio della compagnia Lucidosottile in qualità di madrine dell’evento. È prevista la collaborazione di altri artisti durante tutto il corso dell’esposizione. L’autore trentacinquenne non ha fatto della fotografia la sua unica passione. È anche istruttore di pilates, disciplina che aiuta la concentrazione attraverso esercizi mirati al controllo della postura e del respiro. «Questa tecnica mi aiuta anche nel campo artistico », racconta Troja, «perché mi permette di sondare i miei stati d’animo e le mie emozioni. In questo modo posso tradurle in immagini». Jacopo Basanisi