VIA BARIGADU. Una coppia di anziani invalidi abita all'ultimo piano
La donna: «Da anni esco solo in ambulanza»
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Entrambi disabili, tutti e due anziani, abitano di fatto reclusi al quarto piano di una casa popolare in via Barigadu, in un palazzo senza ascensore.
Una situazione impossibile da sopportare per Maria Luisa Sotgiu, che ha problemi alle gambe e non può camminare, e Vindice Marcialis, pensionato, non vedente e cardiopatico, costretti a passare le giornate dentro una casa in condizioni disastrose che non raggiunge i 50 metri quadri.
INTRAPPOLATI «Viviamo qui dentro insieme da 26 anni, ma mio marito è entrato qua 39 anni fa - dice Maria Luisa - non possiamo uscire di casa da soli. Io metto il naso fuori dall'abitazione solo per andare a fare le visite mediche, in ambulanza (a pagamento), mentre mio marito raramente esce accompagnato da un'assistente che abita nel nostro palazzo, che paghiamo noi».
LA CASA Come se non bastasse, la casa in cui vivono i due coniugi è in condizioni pessime: «Basta vedere come sono messe le mura per capire che qua l'umidità fa da padrona - protestano - in veranda poi c'è la situazione peggiore, visto che quando piove si allaga tutta la stanza». Incredibile ma vero, Maria Luisa non può usare neanche la sedia a rotelle all'interno dell'abitazione, composta da corridoi troppo stretti per consentirne il passaggio: «Per spostarmi uso una poltroncina a rotelle e mi trascino tra mille difficoltà - racconta in lacrime la donna - eppure l'affitto della casa lo paghiamo ogni mese, appena ritiriamo la pensione».
IL COMUNE I due anziani fanno sapere di aver avvisato più volte, in passato, l'amministrazione comunale: «Una volta ci hanno detto che in città ci sono situazioni ben peggiori - afferma Maria Luisa - sono venuti a visitarci alcuni politici per iniziativa personale, ci hanno fatto tante promesse ma per adesso non è cambiato nulla».
Maria Luisa e Vindice non chiedono certo la luna: «Vorremmo semplicemente andare a vivere in un palazzo comunale dove è disponibile una casa al piano terra - affermano - se poi fosse leggermente più spaziosa in modo che ci passi la sedia a rotelle - aggiunge la donna - sarebbe l'ideale, la nostra vita cambierebbe».
Eppure dal Comune, in tutti questi anni, chi di dovere non è neanche andato a fare un sopralluogo per vedere in che condizioni vive la coppia: «Non abbiamo familiari che ci possono stare vicini - conclude Maria Luisa - mio figlio vive in Sicilia. Abbiamo bisogno di aiuto, le istituzioni devono intervenire».
Piercarlo Cicero