SAN MICHELE
Lo chiamano “lo sterminatore”per la sua abilità e dedizione nel liberare da topi e blatte il quartiere di San Michele. Benito Aresu, pensionato di 71 anni, sposato e con cinque figli, vive nelle case popolari di via La Somme, in quello che ormai viene soprannominato dai suoi residenti “il quartiere dimenticato da tutti”. «È da più di due anni - spiega –che a mie spese cerco di sterminare ratti grandi come conigli e blatte che volano. Ogni giorno –conti - nua –mi capita di uccidere almeno tre o quattro topi». Il “killer” gira sempre con il veleno e la colla in tasca per poi, con grande pazienza, posizionare strategicamente le trappole. Tutto questo per preservare un rione le cui condizioni igienico sanitarie e l’edili - zia allo sfascio, sono ormai argomento di cronaca quotidiana. «Lavoravo in un consorzio agrario per una cooperativa -racconta Aresu- e mi occupavo di disinfestazioni, ho il patentino verde e sono a disposizione di chi viene a chiedermi aiuto. Qui viviamo come delle bestie » . E. P.