Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Angelo Valdes, un secolo tra miniera e manoscritti

Fonte: L'Unione Sarda
22 aprile 2008

Quattro minatori in missione speciale negli anni Trenta: effettuare sondaggi alla ricerca di nuovi bacini carboniferi nel Sulcis. Tra questi c'era anche Angelo Valdes. Fu anche merito suo se nacque la città di Carbonia. Oggi compie cent'anni e nel tracciare un bilancio della sua vita non può dimenticare il mezzo secolo trascorso in miniera. «Cominciai a 12 anni come fattorino, poi lavorai in officina, quindi nei sondaggi. Specializzazione: montatore di diamanti negli apparecchi in grado di frantumare le rocce più dure». Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. «Conobbi Mariuccia a scuola, a Gonnesa. È stata la mia gioia, insieme ai miei quattro figli». Proprio per la famiglia si decise a emigrare a Santo Domingo, sempre al seguito di spedizioni alla ricerca di carbone e minerali preziosi. «Avevo firmato un contratto con un'azienda di Detroit - ricorda nonno Valdes - ma fui costretto a rinunciare per colpa delle malattie tropicali». Una volta in pensione, decise di lasciare il Sulcis e di offrire ai figli la possibilità di abitare e studiare a Cagliari. Proprio in città Angelo Valdes scoprì una passione che in tanti anni di miniera non aveva potuto coltivare: la scrittura. Dal 1970 a oggi ha compilato sette libri: il racconto della sua vita, la dura quotidianità del minatore e la sua fede religiosa. «Sono la mia eredità morale da tramandare a figli, nipoti e pronipoti», dice orgoglioso Angelo Valdes, che ancora oggi esce quasi tutti i giorni a piedi e da solo per andare a trovare gli amici del quartiere Fonsarda. A ottant'anni ha imparato a usare il computer e a navigare su Internet: per richiedere le ricette delle medicine al suo medico ricorre alla posta elettronica. Oggi riceverà una targa del Comune, venerdì la festa con tutti i familiari. «Non mi sembra possibile essere arrivato a cent'anni: ho sempre voluto bene a tutti». (p.c.) 22/04/2008