L’assessore all’Urbanistica Frau e il Poetto del futuro: «Ci sono i fondi per il Pulmarischiamo di perderli se non partono i progetti
Dopo i residenti della Marina sono ora gli abitanti del quartiere Poetto di Cagliari a chiedere maggior attenzione da parte delle istituzioni. Anche nel quartiere che si affaccia sulla “spiaggia dei centomila” è difficile la convivenzatra la quotidianità dei residenti e chi vive il Poetto come luogo di svago e divertimento. Un quartiere che, periferico rispetto alla città trecento giorni all’anno, subisce d’estate ed in determinate occasioni una vera e propria invasione di massa. L’occasione per esternare tutto il loro disagio è statounincontro convocato ieridaunnascente comitato di quartiere negli spazi messi a disposizione dalla Pastora battista, Cristina Arcidiacono, nella Casa evangelica “Eben Ezer” di via Stromboli. Ospite e primo interlocutore, l’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau. Alla riunionehannopartecipatoquasi cento persone. «Spero non ci siano troppe aspettative da questo incontro – ha subito chiarito Frau – anche se vi assicuro che la nostra amministrazione ha intenzione di affrontare di petto i problemi di un quartiere datroppotempo trascurato ».L’Assessore ha quindi elencatoipunti principali del Piano di utilizzo del litorale (Pul) attraverso ilquale la giunta Zedda intende trasformare il Poetto. Nessun aumento delle volumetrie, nessuna nuova costruzione, «nessuna Los Angeles con alberghi in riva al mare», ha spiegato. Al massimo una trasformazione dell’esistente. «Comela struttura dell’ippodromo, utilizzata solo quattro giorni all’anno, potrebbe essere sostituita da un altro impianto sportivo più funzionale». L’idea èquella diunPoetto pertutti, anche per chi non ha la possibilità di pagarsi sdraio ed ombrellone. Quindi niente nuove concessioni, nientegrandieventi sull’arenile, niente campetti di beach volley o beach tennis sulla spiaggia libera. I baretti potranno continuarea fare ristorazione,matutti gli oneri, dalla pulizia della spiaggiaai servizi igienici, dalsalvamento all’accesso al mare per i disabili,dovrannoessere garantiti dai concessionari stessi e non saranno più a carico del Comune. Gli accessi almaresarannolimitati a varchi ben determinati, sbarrando il resto del fronte strada, anche per consentire così che,neltempo,si riformiunsistemadi dune.I chioschettidovranno essere tutti in legno, con un “area tecnica” (cucine e servizi) di60metri quadri e lapossibilità dichiudernealtri140construtture in vetro, nel periodo estivo. «I soldiperilPulcisono–haspiegato Frau – ben 11 milioni di euro di fondi europei stanziati dalla Regione che, però, rischiano di essere persi se la cantierizzazione dei progetti non inizia entro quest’anno». Mai cittadini riuniti ieri erano poco interessati al progetto della spiaggia che sarà. I loro problemiavevanoachefarepiùcolquotidiano. Col caos di giorno per il troppo traffico ed il baccano la nottesinoalleorepiccole.Coiservizi carenti e i marciapiedi inesistenti. Con le fognature vecchie e l’assenzadelgasdi città. All’assessorehannochiestounatotalepedonalizzazione della strada lato mare, da interdire anche ai bus. Maggiori controlli sugli orari di chiusuradei chioschi, affinché rimanganodei barenonsi trasformino in locali notturni. «Non vi voglio promettere niente–ha infine detto ai residenti – né proporresoluzionicheandrannoverificate con i colleghi in giunta. Mavi garantisco il mio personale impegno ad affrontare le tante questioni indicatemi».