POETTO. I gestori più ottimisti mentre completano lo smontaggio dei chioschi
Mascia: staranno in spiaggia dal 1° marzo al 31 ottobre
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L'accordo è vicino, anche se la cautela è d'obbligo. I gestori dei baretti, almeno quelli che aderiscono al consorzio Poetto services, potrebbero montare tra il primo marzo e il 31 ottobre del prossimo anno «strutture lignee amovibili». Chioschi provvisori che consentiranno di fornire un servizio ai bagnanti in attesa che il Piano di utilizzo del litorale compia il suo percorso.
Per questo ieri molti gestori manifestavano ottimismo mentre proseguivano nell'opera di smontaggio dei manufatti, molti dei quali eretti un quarto di secolo fa. Tra loro c'è chi attende l'arrivo delle gru che porteranno via i prefabbricati in cemento. «Dopo non ci potranno più dire che siamo abusivi», afferma Maria Assunta Cabras, titolare del Palm Beach.
L'ATTESA «Ci avevano detto di smontare entro metà ottobre ma per noi prima finiamo meglio è», continua la donna. Poi sarà il tempo delle gru. «Le strutture in cemento ce le diede l'Algida venticinque anni fa», spiega l'imprenditrice, «ed è a loro che ci siamo rivolti per la rimozione. Non vogliamo che si ripeta lo scempio del 1986, quando le ruspe inviate dal Comune hanno raso al suolo i casotti». Per spostare i prefabbricati «basta smontare quattro bulloni e alzare la struttura con una gru», spiega Sergio Mascia presidente di Poetto services, che riunisce nove baretti su venti. A fine mese insomma, i chioschi saranno un ricordo.
I TEMPI Cabras e i suoi colleghi attendono con impazienza di poter voltare pagina. «Ci stiamo già organizzando per costruire i nuovi baretti», rivela, ottimista, la donna. Se ci saranno non potranno che essere strutture temporanee. Quelle definitive si potranno impiantare solo dopo l'entrata in vigore del Piano di utilizzo del litorale. E dopo una gara. Che hanno tempi lunghi.
Il piano del litorale deve essere “adottato” dal Consiglio comunale e pubblicato all'albo pretorio per trenta giorni e nei successivi trenta possono essere presentate le osservazioni. Poi commissioni consiliari e consiglio elaborano le controdeduzioni alle osservazioni e si passa all'“approvazione” definitiva. In seguito deve essere inviato alla Regione, Ufficio tutela del paesaggio, che ha 60 giorni per dare il parere di conformità o rinviarlo al consiglio con richieste di modifica. Se tutto filasse liscio, e nella pubblica amministrazione è quasi impossibile, il Pul entrerebbe in vigore, si stima, in piena estate.
I CHIOSCHI TEMPORANEI Per questo Poetto services e Comune sono in cerca di un accordo per erigere dei chioschi temporanei. Nel corso dell'ultimo tavolo tecnico con sindaco e assessori ai Lavori pubblici e Urbanistica, i gestori e i loro legali hanno fatto una proposta ancora al vaglio degli uffici: applicare l'articolo 30 delle norme tecniche dei Pul che prevede un'autorizzazione stagionale. Il problema è che quell'autorizzazione non è ripetibile ed è già stata concessa per l'estate appena conclusa. Per questo i gestori hanno proposto un escamotage : si portano in Consiglio comunale le nuove linee guida del Pul e si riapplica, per il 2012, la norma transitoria. «Al Comune sono ottimisti, ritengono si possa fare e noi aspettiamo un incontro con l'assessore all'Urbanistica», spiega Mascia. «Il nostro obbiettivo è di avere entro Natale l'autorizzazione edilizia e utilizzare gennaio e febbraio 2012 per realizzare le strutture che, a fine ottobre, verrebbero portate via».
Mario Gottardi